Alzheimer, il 21 settembre si celebra la Giornata Mondiale

Migliaia in Molise gio 20 settembre 2018

Termoli Salvatore Micone: "Una patologia subdola, che imprigiona chi ne è affetto in un tunnel buio"

Attualità di La Redazione
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Alzheimer, il 21 settembre si celebra la Giornata Mondiale ©Regione Molise
Alzheimer, il 21 settembre si celebra la Giornata Mondiale ©Regione Molise

CAMPOBASSO. Il 21 settembre, si celebra la Giornata Mondiale dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e dall’Alzheimer’s Disease International (Adi).

I malati di Alzheimer e di altre demenze sono attualmente stimati a 36 milioni nel mondo, un milione nel nostro Paese, migliaia in Molise e, purtroppo, sono numeri destinati ad aumentare drammaticamente nel giro di pochi anni. “Una patologia subdola – afferma il Presidente del Consiglio Regionale, Salvatore Micone- che imprigiona chi ne è affetto in un tunnel buio, dove le immagini, i ricordi, i volti, gli affetti sbiadiscono progressivamente fino a scomparire”.

“Una malattia che ha una ricaduta importante sulle famiglie – precisa Micone- che si trovano spesso ad affrontare un radicale cambiamento di personalità del malato, generando situazioni impegnative sul piano affettivo ed organizzativo con un forte impatto anche socio-economico. Fondamentale nel corso di questa malattia è la presenza di familiari e parenti, mentre nella fase iniziale del morbo l'individuo mantiene la sua indipendenza, nelle fasi conclusive perde la propria autonomia arrivando quindi ad avere bisogno di un'assistenza costante e totale. I malati sono in aumento, le famiglie purtroppo ancora non sono adeguatamente informate e supportate e, soprattutto, l'esito dei trattamenti farmacologici, il più delle volte, comporta difficoltà di gestione dei pazienti stessi e quindi innesca un meccanismo contorto di malessere dei malati e dei familiari, di insoddisfazione dei familiari che tentano di capire, di aiutare il proprio caro, ma non sempre vengono in questo sostenuti ed i bisogni crescono, come quello di essere assistiti a domicilio e di essere ascoltati da qualcuno competente e non giudicante, logico, quindi emotivo”.
“Attualmente
–continua il Presidente- non esiste ancora una cura per il morbo di Alzheimer, se non farmaci che possono rallentare il decorso della malattia, permettendo al malato di mantenere più a lungo le proprie funzioni cognitive. Per quanto la ricerca vada avanti, non esiste ancora una cura, ed a maggior ragione è fondamentale una diagnosi precoce per rallentare temporaneamente il peggioramento dei sintomi della demenza e migliorare la qualità della vita delle persone colpite e di chi le assiste”.

Di fronte a questa emergenza sanitaria e sociale – conclude Micone- abbiamo tutti una responsabilità collettiva di incentivare e sostenere la ricerca e di prevedere un insieme di interventi diretti alla prevenzione e sensibilizzazione dei cittadini. Tutti gli attori impegnati nella realtà regionale, quali le Istituzioni, le Associazioni, le aziende di servizi alla persona, pubbliche e private, i medici, i ricercatori e le famiglie sono chiamati a realizzare una collaborazione diretta a migliorare i servizi e capace di creare una rete assistenziale che possa dare risposte concrete ai bisogni dei malati e dei loro familiari”.

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