Disabili e strisce blu, eventuali esoneri vanno deliberati
TERMOLI. Disabili e strisce blu, eventuali esoneri vanno deliberati.
Materia rovente quella del titolo. Per capire come vanno le cose in Molise, vediamo come la questione si atteggi da un punto di vista pratico e, quindi, sotto il profilo tecnico. Naturalmente tutto è cominciato con un ‘post’ ospitato su di un profilo di ‘Facebook’. Una donna ha raccontato del figlio disabile sanzionato per avere parcheggiato negli stalli a pagamento. Per il primo cittadino la sanzione inflitta era nella norma dal momento che, a Palazzo, sia pure tra ovvie polemiche, era stato stabilito – formalmente - che perfino i disabili muniti di ‘pass’, nel caso in cui i posti a loro riservati fossero stati tutti occupati, avrebbero dovuto corrispondere regolarmente il dovuto per sostare tra le strisce blu. Peraltro il provvedimento appariva rafforzato da una vecchia sentenza della Corte di Cassazione (che citeremo più in avanti).
Ciò nonostante, quell’Esecutivo è stato contestato: e la Sezione dell'Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) ha messo nero su bianco il proprio pensiero:«Oltre al danno dell' ‘handicap’, la ‘multa’ mi sembra una beffa», ha spiegato il Presidente. «I posti riservati non sono tanti, e spesso capita che siano molto distanti dal posto che il disabile vuole raggiungere. Per questo la libertà di lasciare l'auto sulla riga blu è molto importante. C'è chi può ancora camminare, ma per i tanti muniti di contrassegno muoversi è cosa davvero difficoltosa e devono farlo accompagnati ed assistiti. Perciò la decisione dell’Ente mi sembra assurda e, soprattutto, evidentemente assunta da chi non ha mai vissuto da vicino questi problemi». Il Sindaco non ha accettato le critiche.
«È una polemica che mi ha dato molto fastidio - ha sottolineato - soprattutto perché qualcuno ha insinuato che il nostro sia stato un modo per incrementare la cassa. La verità è che noi abbiamo lasciato ai funzionari la totale libertà di decidere il numero degli stalli per disabili, anche sottraendo spazio ai parcheggi blu. Perciò mi sembra assurdo sostenere che il Comune abbia serbato scarsa attenzione sul tema. La soluzione migliore non è quella di far parcheggiare gratuitamente i disabili sugli stalli blu, ma quella di fornire un numero adeguato di ‘box’ riservati». E, almeno in questo caso il Palazzo protagonista appare all'avanguardia rispetto ad altre Città. «Per legge, un ente locale territoriale deve dotarsi di un posto per disabili ogni 50 stalli. Noi siamo addirittura arrivati a un ‘box’ ogni 22 stalli a pagamento e siamo disposti a farne altri».
Di recente, l'Amministrazione comunale ha lanciato un progetto denominato ‘Multe social’, consistente nel segnalare alla Polizia municipale i parcheggi non autorizzati. Ciò al fine di contrastare l'occupazione abusiva degli spazi riservati a chi è in carrozzina. «In sei mesi abbiamo inoltrato 82 segnalazioni che hanno poi comportato 42 contravvenzioni», ha detto il Presidente del Comitato per le pari opportunità.
Il sistema normativo, sul tema dei parcheggi a pagamento anche per i portatori di ‘handicap’, offre libera interpretazione ai Sindaci. A Bergamo, per esempio, che è Comune amministrato dal ‘dem’ Giorgio Gori, i disabili, se gli stalli riservati sono occupati, possono lasciare gratuitamente l'auto nelle strisce blu. Una medesima linea è stata adottata a Romano, sempre in provincia di Bergamo, dalla Giunta di Centrosinistra. Sul tema, però, c'è un pronunciamento specifico della Corte di Cassazione, che - con la sentenza n. 13851 del 21 marzo 2017 - ha stabilito come «col contrassegno-disabili non sia possibile parcheggiare gratis sulle strisce blu». Di conseguenza, secondo i Supremi Giudici, anche le persone portatrici di ‘handicap’ – piaccia o non piaccia - sono tenute al pagamento del parcheggio sulle strisce blu. A meno che il Comune non preveda l'esonero nei loro confronti con disposizioni specifiche.
Claudio de Luca