Pellegrini da Termoli a Santa Maria Goretti e alla Madonna del Divino Amore
TERMOLI. Il senso del pellegrinaggio di gruppo è quello di condividere una giornata di fede, preghiera e fraternità. Fermarsi per qualche ora e mettere da parte le fatiche della vita quotidiana per riscoprire l'incontro con il Signore e affidare a lui pensieri, preoccupazioni, gioie, dolori e rinnovare gesti di accompagnamento e carità nei confronti di chi ha bisogno. Questo il senso di una domenica speciale vissuta da una comitiva di pellegrini partita da Termoli e composta da fedeli provenienti dal Basso Molise.
Due le mete: al mattino il Santuario di Santa Maria Goretti (Nettuno) e, al pomeriggio, il Santuario della Madonna del Divino Amore alle porte di Roma. Due esperienze di fede incondizionata. La prima, quella della Santa bambina – Marietta – che a soli dodici anni subì il martirio, uccisa da un giovane che voleva abusare di lei. Lo stesso che proprio Maria Goretti perdonò in punto di morte e che portò al suo pentimento totale e alla piena conversione: ecco il senso del perdono anche quando questo sembra impossibile e che oggi può ricucire i rapporti in tante famiglie divise. Un messaggio sempre attuale.
La seconda esperienza nel Santuario conosciuto come “il lavatoio” dell'anima dei romani. Un luogo di pace e serenità dove tantissime persone si rifugiano per cercare un momento di conforto, chiedere una grazia, e condividere la preghiera nell'affidamento alla “Madonna del Divino amore”. Il gruppo, accompagnato dal carisma di suor Giusy, ha visitato l'antico santuario, la cripta, la grotta, le tombe di don Umberto Terenzi, primo rettore e parroco del santuario, oggi servo di Dio, e fondatore delle sue opere. E di una coppia di coniugi cristiani oggi beati nelle virtù del matrimonio: Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi.
Testimonianze di fede e di grande amore per il popolo, la famiglia, i figli, la difesa della vita in ogni momento ed esempi per tanti giovani. Emozioni ed entusiasmo per il gruppo di pellegrini, coordinato da Annarita, che al termine di una giornata intensa e fruttuosa per il corpo e per lo spirito, è rientrata a casa con un cuore pieno di pace, coraggio, solidarietà e amore.