Emergenze e prevenzione, Protezione civile in prima linea
URURI. Il convegno che si è tenuto venerdì scorso presso il Caffè Letterario di Ururi può rappresentare un importante passo verso una proficua collaborazione con il Corpo Volontario di protezione Civile di Campomarino, che ha proposto sia l'evento divulgativo che la stessa collaborazione, come ha pure affermato il sindaco Raffaele Primiani nel suo discorso introduttivo anche perché gli scenari in cui si inseriscono i volontari della Protezione Civile sono numerose le calamità come il sisma, il dissesto idrogeologico, gli incendi sono sempre più frequenti, ragion per cui unire le forze e costituire una sorta di gemellaggio tra la protezione Civile di Campomarino e quella di Ururi diventa fondamentale. Tutti i relatori erano concordi nell’affermare che il volontario di oggi è una persona specializzata che ha degli specifici ambiti di intervento. A differenza del passato in cui spesso ci si lanciava in operazioni di soccorso allo sbaraglio senza essere neanche ben equipaggiati per agire in determinati contesti di crisi.
Oggi la Protezione Civile italiana è un’istituzione che tutto il mondo ci invidia, sono pochissimi i Paesi al mondo che dispongono di un corpo di volontari della protezione civile come quello italiano. L’unico aspetto in cui siamo carenti è la prevenzione del rischio e la pianificazione mentre eccelliamo nel soccorso anche perché, com’è stato detto anche da Angelo Del Gesso, non sono le calamità naturali a provocare disastri (anche quelle contano considerati i cambiamenti climatici degli ultimi decenni) ma è soprattutto l’azione antropica (incuria, abusivismo, cementificazione sfrenata) a determinare le catastrofi cui spesso assistiamo. Inoltre, c’è da dire che essere volontario oggi, non è soltanto soccorrere in senso stretto, ma dare un aiuto alla popolazione a 360 gradi partendo da chi allestisce un campo di accoglienza, chi installa le tende, chi prepara da mangiare, chi offre supporto psicologico. Protezione civile significa anche safety and security, la nuova normativa con annesso piano di emergenza per le manifestazioni pubbliche.
Si è parlato anche dell’aspetto legislativo con l’iscrizione al terzo settore e tutti gli adempimenti di legge che ne derivano ed infine, con Franco Baccari che ha tratto le conclusioni affermando che anche laddove c’è un regolamento che può sembrare costrittivo, alla fine si rivelerà proficuo per il volontario. Essere volontari- seguire un percorso anche difficile perché, com’è stato detto, non basta la buona volontà, ma c’è bisogno di specializzarsi in un determinato settore d’intervento- è una missione, è dare un senso alla propria esistenza rafforzando il legame sociale che oggi si sta perdendo, presi tutti come siamo dall’individualismo.