Al palo l'appalto sulla differenziata dell'Unione dei Comuni, troppi i dipendenti

Non decolla ven 11 gennaio 2019
Attualità di La Redazione
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Uno degli eco-centri ©Termolionline.it
Uno degli eco-centri ©Termolionline.it

CAMPOMARINO. «Il nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta dell’Unione dei Comuni Basso Biferno, sarebbe dovuto partire a inizio anno ed invece ancora nulla di fatto».

Lo annunciano, sdegnati, i consiglieri comunali di opposizione al Comune di Campomarino Antonio Saburro e Romeo Sabatini.

«La Giuliani Environment Srl, l’azienda che dovrebbe gestire per i prossimi sette anni il servizio di raccolta differenziata di nove comuni appartenenti all’Unione (tra i quali anche Campomarino) ancora non firma il contratto.

La Giuliani Environment Srl, in qualità di ditta aggiudicataria dell’appalto, ha ribadito nell’ultimo incontro avvenuto in data 8 gennaio la propria volontà ad applicare, così come richiesto dal Bando di gara, la clausola di salvaguardia con riferimento all’allegato B al bando stesso fornito dalla Stazione Appaltante, ossia dall’ Unione dei Comuni “Basso Biferno”.

Inoltre, con riferimento alle richieste avanzate dalle parti sociali circa il numero complessivo dei dipendenti da assumere, la società ha fatto rilevare l’insostenibilità economica e finanziaria dell’appalto così radicalmente mutato (da 44 dipendenti del 2016 agli attuali 59 a tempo indeterminato).

Secondo la ditta aggiudicataria, l’offerta economica presenta in sede di gara, è stata formulata sulla base dei dati fortemente difformi (relativamente al personale a tempo indeterminato da assumere e alle mutate condizioni contrattuali dei livelli di inquadramento) da quelli oggi disponibili.

Nel frattempo, l’Unione dei Comuni “Basso Biferno” si è riservata ogni osservazione e controdeduzione in merito all’esito della riunione, dopo aver convocato in apposito consiglio i Sindaci dei singoli Comuni appartenenti all’Unione stessa.

Con le interrogazioni fatte nei consigli Comunali, i sottoscritti consiglieri avevano già evidenziato quanto sta accadendo oggi, ma ci auguriamo ugualmente che il tutto si risolva nel più breve tempo possibile, in quanto a rimetterci sono Campomarino e i campomarinesi.

Non è possibile che un appalto scaduto a settembre 2015 (della durata di anni 5), alla data odierna sia ancora in proroga.

Ribadiamo la nostra volontà, cosi come già detto nei consigli comunali, di fuoriuscire dall’Unione dei Comuni Basso Biferno così come oggi è strutturata in quanto non sono stati raggiunti gli obiettivi che l’aggregazione di comuni si era prefissata, per poter magari costituirne un’altra con meno comuni e che abbia le stesse problematiche di Campomarino (unione formata dai 4 comuni della costa molisana)».

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