Raddoppio ferroviario Termoli-Lesina, le pulci del Corriere della Sera
TERMOLI. Una foto del litorale Nord di Termoli, peraltro nemmeno col lungomare in restyling, quindi d’annata, che poco c’azzecca col progetto di cui tratta e una demolizione del progetto di raddoppio della tratta ferroviaria Termoli-Lesina, quei 34 km a binario unico che rappresentano una vera strozzatura sulla dorsale orientale, che non permette lo sviluppo di una tratta ad alta capacità né per le merci e tanto meno per i passeggeri.
Per il Corriere della Sera, a firma di Michelangelo Borrillo, «in Molise, 10 milioni in più a chilometro: i «costi-benefici» del doppio binario. A 155 anni dall’inaugurazione di Vittorio Emanuele II, partiranno i lavori per l’unico tratto ancora a binario unico dell’Adriatica, Termoli-Lesina. Ma il secondo binario sarà fatto lontano dal primo, per gli ambientalisti troppo vicino al mare. Con costi più alti».
Questo titolo e sommario dell’articolo pubblicato oggi nella sezione Economia del quotidiano milanese.
Del bando di gara del primo lotto, tutto in territorio pugliese, abbiamo parlato mesi fa, l’offerta è in scadenza il prossimo 18 gennaio.
Il Corriere della Sera pone esempi sulla vicinanza della linea ferroviaria sul mare, visto che il secondo binario aggirerà la spiaggia di Campomarino, per non sventrarla, come richiesto dagli enti locali.
Nel pezzo si fa riferimento a una opposizione molisana che forse è del passato, visto che ormai il progetto è in fase di esecuzione. Ma poi, alla fine, tutto si riduce alla scelta di distanziare i binari con un costo di 170 milioni di euro in più e allunga i tempi di realizzazione.
Il Molise esiste, solo per queste cose.