Piazza Sant'Antonio: un amico d'infanzia e l'appartamento

Storia & Amarcord dom 13 gennaio 2019
Attualità di Luigi De Gregorio
2min
Piazza Sant'Antonio d'epoca ©Termolionline.it
Piazza Sant'Antonio d'epoca ©Termolionline.it

TERMOLI. Stavamo godendoci la vista panoramica. Ma ad un tratto iniziò a parlarmi di un acquisto. Cambiai umore ed iniziai a disprezzare l’amico incontrato per caso dopo 30 anni.

Eravamo nati nella stessa via. Avevamo fatto le stesse scuole. Dopo il liceo io mi laureai, lui invece affrontò subito il mondo del lavoro.

L’incontro casuale avvenne in piazza della Stazione. Le gambe, per antica abitudine, ci portarono per Corso Umberto, Corso Nazionale e, come trent’anni prima, non potevano che condurci alla fine in piazza Sant’Antonio.

Dove,un istante dopo esserci arrivati, avviene, e dove sempre è avvenuto, qualcosa di speciale. Una cosa strana e piacevole. Un benessere fisico e mentale. Una bella sensazione che non cambia mai. Ora come dieci, venti, trent’anni prima. Ma finanche come mezz’ora prima, nel caso abbiate fatto un doppio giro Stazione, Corso Umberto e Nazionale e piazza Sant’Antonio E’ colpa dell’aria, del panorama, del mare a perdita d’occhio davanti e di fianco a sinistra mentre a destra ci colpisce l’impatto ripetitivo e pur sempre sorprendente del Castello e del Muraglione.

Una vista da una terrazza naturale a 20 metri di altezza sul mare alla quale tutti accedono e ne godono liberamente: ragazzi/e, giovani/e, persone mature, anziani e vecchi, poveri e ricchi, ceto medio basso alto, acculturati e non scolarizzati, intelligenti e stupidi, pescatori artigiani impiegati, madri figlie nipoti,nonni. Tutti, proprio tutti.

La conversazione iniziata in Corso Umberto (dopo i ricordi liceali sul severissimo preside Di Bitondo, il burbero, ma efficiente bidello Catalano, la gentile segretaria Camporeale e altro) scivola sulle nostre esperienze lavorative.

Che lavoro hai fatto di bello nella vita?

Negli ultimi 20 anni il consulente di strategia aziendale

Molto importante. Hai fatto un sacco di soldi.

Veramente li ho fatti fare agli altri.

Ma come? Sei scemo. Dicevano tutti che eri così intelligente

Certamente si sbagliavano. E tu? Beh io hoguadagnato molto. E come?

Acquistavo dei prodotti a 100 e li rivendevo a 130.

Semplice, una strategia perfetta. E adesso che ci fai con il danaro accumulato?

Compro due appartamenti di quelli che devono costruire qui a fianco al piano di Sant’Antonio (dove nel frattempo eravamo giunti).Uno per me e mia moglie ed il secondo per la famiglia di mio figlio. Con box annessi ovviamente.

Beh i soldi facilitano.

Certo stiamo tutti insieme: mio figlio, mia nuora, i miei nipoti. Mi vogliono bene. Anche per i soldi, forse.

Veramente io mi riferivo all’appeal attrattivo dei soldi, all’incontro tra costruttori ed acquirenti di questi appartamenti vista mare che rovinano la costa.

Sciocchezze. Nei prossimi anni la differenza è che tu dovrai venire ancora qui sul piano di Sant’Antonio per vedere il panorama modificato mentre io vedrò quello di sempre dal mio appartamento a colazione a pranzo pomeriggio sera. E di giorno prendo il sole in boxer.

Ma non ti pare un’ingiustizia? Per la goduria di pochi cementifichiamo la costa. E poi tu non dicevi sempre di amare Termoli, il Paese dove sei nato e cresciuto?

Certo che amo Termoli. E dal mio balcone affacciato sul mare lo amerò ancora di più.

Quando ci salutammo fui molto meno caloroso di quanto ci incontrammo. Quasi sgarbato. Ma lui non se ne accorse mentre ancora trasudava orgoglio per quel futuro privilegio.

E strada facendo ho pensato: l’egoismo ed i soldi sono sempre vincenti? Non sempre. In questo caso la cittadinanza si ribellerà, farà sentire la sua voce.

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