Il ricordo di Guido Puchetti e Benedetto De Besi eroi della Resistenza

gesta eroiche gio 17 gennaio 2019

Termoli Presentazione di una pubblicazione nata anche col Patrocinio dell’Archivio Storico Diocesano di Termoli-Larino

Attualità di La Redazione
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Il ricordo di Guido Puchetti  e Benedetto De Besi eroi della Resistenza ©Giuseppe Mammarella
Il ricordo di Guido Puchetti e Benedetto De Besi eroi della Resistenza ©Giuseppe Mammarella

TERMOLI. Giovedì 31 gennaio prossimo sarà presentato presso l’Auditorium “San Michele Arcangelo” di Selvazzano Destro (Padova) il volume dell’Avvocato Marco Destro “Guido Puchetti e Benedetto De Besi, giovani eroi della Resistenza padovana”.

L’interessante pubblicazione, frutto di quasi tre anni di approfondite ricerche, ci consente di conoscere ogni particolare delle gesta eroiche dei due giovani Guido Puchetti (di origine larinese) e Benedetto De Besi che sacrificarono la loro vita per il bene comune.

La ricerca è stata effettuata con cura da Marco Destro, su esplicita richiesta della Sezione Terme Euganee dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e con il contributo di quella provinciale. Essa ha ottenuto il patrocinio dell’Istituto Barbarigo e del Liceo “Tito Livio” di Padova, dell’Archivio Storico Diocesano di Termoli-Larino, della Parrocchia di San Michele Arcangelo di Selvazzano Destro e dell’Abbazia di Praglia di Teolo.

I due diciottenni Guido Puchetti, nati entrambi a Padova, il primo da padre larinese, si conobbero nella primavera del 1944 e tra loro nacque subito una grande amicizia.

Guido studiava al Liceo “Tito Livio” e Benedetto in quello “Barbarigo” della città veneta. Non riuscendo più a sopportare gli abusi che il regime di allora esercitava sulla scuola, decisero di aderire, con entusiasmo, alla Resistenza contro il nazifascismo, nonostante il pericolo e le mille difficoltà quotidiane presenti, come l’approvvigionamento di cibo e la ricerca di nascondigli sicuri.

Dopo essere stati impiegati per alcuni mesi sui Colli Euganei, furono trasferiti a Piacenza d’Adige dove morirono nel corso di un rastrellamento avvenuto il 6 settembre 1944. Trascorsero gli ultimi giorni in una casa colonica, raccolti in preghiera. Erano, infatti, dediti agli esercizi spirituali di cui è pervenuta traccia grazie agli oggetti rinvenuti sui loro corpi. Furono uccisi con colpi di mitraglia alle spalle mentre scappavano. Guido e Benedetto vollero, però, voltarsi per guardare in faccia gli aguzzini. Guido gridò: “Viva l’Italia! Viva la libertà!” e Benedetto tentò invano di difendersi. Furono i primi partigiani in assoluto a morire in provincia di Padova per una Patria libera, giusta ed indipendente.

I loro corpi rimasero insepolti per ordine dei loro assassini, poi vennero tumulati presso il cimitero di Piacenza d’Adige. Solo dopo ventiquattro giorni furono esumati dai familiari e trasportati di nascosto presso l’Abbazia di Praglia ove tuttora riposano.

Ai due giovanissimi eroi, decorati alla memoria di Medaglia d’argento al valor militare, sono state intitolate altrettante importanti arterie urbane a Padova ed in loro ricordo sono presenti anche delle lapidi presso gli istituti scolastici “Barbarigo” e “Tito Livio” della stessa città veneta. A Guido Puchetti risulta intitolata anche una piazza, tra le più grandi di Selvazzano.

Giuseppe Mammarella (responsabile dell’Archivio Storico Diocesano di Termoli-Larino e della Biblioteca)

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