Fuoco di Sant'Antonio, la tradizione rivive in tutto il basso Molise

Canta che ti passa sab 19 gennaio 2019
Attualità di La Redazione
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Il rito del fuoco di Sant’Antonio ©Termolionline.it
Il rito del fuoco di Sant’Antonio ©Termolionline.it
Fuoco di Sant'Antonio a Tavenna

COLLETORTO. Il rito del fuoco di Sant’Antonio coinvolge e si ravviva ogni anno in quasi tutto il basso Molise. C’è chi preferisce il canto, chi invece dalle fiamme trae energia per rinvigorire la devozione.

Di ieri la presentazione della manifestazione ad Acquaviva Collecroce.

Oggi, invece, la tradizione si rinnova a Palata, dove tutto pronto per rivivere il canto tradizionale e i riti in onore di Sant’Antonio abate. L’appuntamento è in programma da oggi pomeriggio alle 16.30 con la partenza dalla zona bivio e le esibizioni lungo le vie del paese. Quest’anno l’evento prevede, alle 19.30, anche la rappresentazione del rito dell’uomo cervo di Castelnuovo a Volturno. Buffet finale aperto a tutti in piazza San Rocco.

Tavenna non è stata da meno, giovedì 16 gennaio, con una serata che ha coinvolto tutto il paese.

Infine, San Giuliano di Puglia e Colletorto.

Le tradizioni rappresentano l'anima dei piccoli centri, un punto di riferimento per tanti paesi in via di spopolamento che non vogliono morire e conservano un significativo patrimonio storico, culturale e paesaggistico. Per la comunità di Colletorto quella dei fuochi in onore di Sant'Antonio abate del 17 gennaio è la conferma di questo messaggio, tanto che nel tempo l'usanza è riuscita a superare anche il periodo dell'emergenza post-terremoto. Anche quest'anno, comitive, famiglie e gruppi di amici hanno allestito in sicurezza i grandi falò per rinnovare la tradizione.

Un'occasione di incontro e di rientro per tanti colletortesi che vivono fuori e per i visitatori che, come sempre, sono stati accolti nel corso del giro. Momenti di fraternità che alimentano quelli religiosi. Il parroco, padre Vincenzo Bencivenga, ha proposto un triduo di preparazione alla giornata dei fuochi per entrare nel cuore della festa: messa, preghiera e riflessioni. La tradizione, in particolare, vuole che sia proprio il sacerdote a benedire il primo fuoco, la cui brace sarà poi portata anche negli altri. Tanti i bambini e i ragazzi coinvolti anche nella raccolta della legna con la carriola casa per casa rinnovando così un messaggio di incontro, accoglienza e identità per tutti i colletortesi.

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