Discoli del Sinarca contro il metanodotto nel bosco di Corundoli
MONTECILFONE. Sabato pomeriggio, alle ore 18, presso il centro della comunità di Montecilfone ennesimo incontro-dibattito sull’asse contrario al metanodotto Larino-Chieti. “Giù le mani dal bosco di Corundoli. Le ragioni del no alla realizzazione del gasdotto Larino-Chieti e del centro di stoccaggio Sinarca”, il titolo dell’evento. Intervenuti Riccardo Vaccaro, presidente dei Discoli del Sinarca, Erik Ferrante, dei Discoli del Sinarca, Augusto De Sanctis, coordinatore No Hub del Gas Abruzzo e Marcella Stumpo, Trivelle Zero Molise.
“L'unica lotta che si perde è quella che non si combatte”, il motto della manifestazione, a cui ha preso parte anche il sindaco di Montecilfone, Franco Pallotta, che a dire degli organizzatori si è difeso dalle accuse di aver rilasciato il permesso dicendo che non poteva fare nulla per impedirlo. «Ma noi sappiamo - ha ribadito Vaccaro - che il Consiglio comunale di Montecilfone non solo ha concesso la servitù di passaggio nel bosco Corundoli, ma nel 2017 ha espresso parere favorevole senza presentare nessuna osservazione. Avrebbe dovuto, invece, a nostro avviso, chiede la deviazione del tracciato per evitare lo scempio che ci consumerà nei prossimi mesi. Intanto cresce la protesta. Il fronte del No è sempre più largo. Sabato c'erano 90 persone, tante se consideriamo che Montecilfone ha meno di mille residenti».