In calo l'influenza stagionale, ma il Molise è l'unica regione a non aver trasmesso dati
TERMOLI. Per fortuna il picco influenzale secondo l’osservatorio epidemiologico nazionale è passato in Italia e nella sesta settimana, dal 3 al 10 febbrai, ci sono meno casi. Ma un primato il Molise ce l’ha e non è certo positivo, non è stata trasmessa alcuna documentazione, intollerabile questa inerzia.
Nella cartina predisposta dal bollettino settimanale la nostra è l’unica regione senza dati, l’unica con una colorazione che evidenzia il monitoraggio zero.
Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica delle sindromi influenzali, elaborati dal Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto superiore di sanità.
Nella sesta settimana del 2019 il numero di casi di sindrome influenzale inizia a diminuire dopo aver raggiunto il picco stagionale nella precedente settimana con un livello di incidenza pari a 14,1 casi per mille assistiti.
Più sensibile il calo dell’incidenza nei bambini sotto i cinque anni di età.
Il numero di casi stimati in Italia in questa settimana è pari a circa 771.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 5.276.000 casi.
Lombardia, Umbria, Marche e Abruzzo le Regioni maggiormente colpite.
Durante la sesta settimana del 2019, 805 medici sentinella hanno inviato dati circa la frequenza di sindromi influenzali tra i propri assistiti. Il valore dell’incidenza totale è pari a 12,75 casi per mille assistiti.
Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 36,17 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 20,68 nella fascia 15-64 anni a 11,49 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 5,06 casi per mille assistiti.