Pendolari in subbuglio: «Mamma torni prima? Non posso, ce lo negano»
TERMOLI. Per accampare i loro diritti, rivendicare condizioni di maggiore dignità, i pendolari della tratta ferroviaria Termoli-Foggia hanno persino rinunciato stamani al riposo domenicale, e si sono presentati figli alla mano e cartelli in braccio.
Sempre più coriacea, la presidente del comitato pendolari della tratta Termoli-Foggia, Daniela Marone, torna ad attaccare a viso aperto, come fatto già diverse volte nel passato, più e meno recente, le scelte legate alla condizione dei viaggiatori da parte di Trenitalia Spa, unico vettore ferroviario per trasporto passeggeri che opera sulla dorsale Adriatica meridionale.
Battaglie che portarono anche a confronti animati con le direzioni competenti e il coinvolgimento delle rispettive giunte regionali di Puglia e Molise.
Casus belli, già contestato in settimana con una nota stampa, l’estensione regionale ai treni a lunga percorrenza… ma solo appannaggio dei pendolari di serie A.
A illustrare il motivo della contesa la stessa Daniela Marone.