«La macina e il grano», a Petacciato si parla di agricoltura biologica

Il convegno dom 17 febbraio 2019
Attualità di La Redazione
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«La macina e il grano», a Petacciato si parla di agricoltura biologica ©TermoliOnline.it
«La macina e il grano», a Petacciato si parla di agricoltura biologica ©TermoliOnline.it

PETACCIATO. Negli ultimi anni è cresciuta, progressivamente, l’attenzione dei consumatori nei confronti dei prodotti alimentari biologici non elaborati e preparati mediante l’utilizzo di materie prime locali. Secondo i dati dell’Osservatorio SANA 2017, nel 2016 le vendite di prodotti alimentari biologici sono cresciute del 16% nel canale della Grande distribuzione e del 3,5% nel canale distributivo specializzato raggiungendo una quota del 3,5% rispetto al totale delle vendite alimentari. All’interno di questo processo è cresciuto , nel mondo e in Italia, l’uso di antiche varietà di grani “antichi” ora utilizzati nella pasta, nel pane e nei loro derivati. I grani “antichi” sono varietà di cereali molto pregiate, diverse dai cereali “moderni” per il loro sapore e profumo oltreché per le loro proprietà nutrizionali. Partendo da queste brevi riflessioni si è tenuto a Petacciato (Sala consiliare) un incontro dal titolo “La macina e il grano – agricoltura biologica e antichi cerali”. L’incontro ha registrato una significativa presenza di operatori interessati al tema. Nella sua relazione introduttiva, che ha appassionato i presenti, il presidente dell’associazione “L’Arca Sannita”, Michele Tanno, ha sottolineato l’importanza dell’agricoltura biologica (per la salvaguardia dell’ambiente e per la nostra salute) ed ha illustrato il paziente e prezioso lavoro svolto dalla stessa associazione, per riscoprire alcuni grani antichi locali ed alcune varietà autoctone di frutta e legumi.

Ed è proprio da questo prezioso lavoro che prende spunto la proposta/progetto “La macina e il grano” teso a creare una “filiera del grano” capace di: recuperare la coltivazione di “grani antichi” (autoctoni) in terreni biologici garantendone, attraverso un “disciplinare di produzione”, la loro origine; riutilizzare processi di lavorazione (es. mulino a pietre) in grado di preservare tutti i valori nutrizionali del prodotto; creare linee prodotto (es. pane e pasta) che, nel valorizzare le qualità del prodotto, costituiscano opportunità di sviluppo locale e di promozione del territorio; unire, all’interno di una rete di cooperazione, gli agricoltori, i panificatori, i consumatori e quanti, a vario titolo, sono interessati al progetto, valorizzandone il loro apporto; contribuire a creare una nuova cultura dell’alimentazione con una particolare attenzione ai giovani (spesso vittime di una cattiva alimentazione). La proposta ha riscosso il consenso dei presenti ed, in particolare, dell’associazione dei panificatori (che rappresentano una componente fondamentale nella promozione del prodotto), di alcune aziende agricole (pronte immediatamente ad iniziare la coltivazione, in chiave biologica, dei grani antichi), del “Molino Cofelice” specializzato nella riscoperta dei cereali antichi locali e della lavorazione in pietra naturale degli stessi, dell’Associazione di promozione sociale F. Iovine impegnata a creare nuove opportunità di sviluppo imprenditoriale ed occupazionale.

Particolarmente importante è stato, inoltre, l’intervento del vice Sindaco del Comune di Petacciato (Antonio Di Pardo) che, nell’ospitare l’incontro, ha manifestato l’interesse al progetto e la disponibilità a sostenerlo nelle forme che si andranno a concordare. Altrettanto importante è stato l’intervento del consigliere regionale Nicola Romagnuolo che ha richiamato l’attenzione sull’importanza, per lo sviluppo del progetto, delle proposte di legge regionale, che lo vedono tra i proponenti, riguardanti: l’istituzione dei distretti rurali ed agro-alimentari, dei bio-distretti e dei distretti sulla pesce; la tutela dell’attività di panificazione artigianale. Al termine dell’incontro, insieme alla gradevole degustazione di alcuni prodotti tipici (a base di pane, olio ed alcuni condimenti speciali), è stato stilato un programma di lavoro per formalizzare la creazione di un partenariato progettuale e stilare un primo programma di lavoro.

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