«L’incubo è finito. Si corrono le Carresi»
SAN MARTINO IN PENSILIS. «L’incubo è finito. Si corrono le Carresi», con questo incipit il presidente dell’Unione Carresi Pasquale Di Bello spazza via la coltre di nubi fosche che negli ultimi anni ha stretto in una cappa insopportabile la passione di intere comunità. «Alle 20.20 del 18 marzo scorso è finito l’incubo iniziato il pomeriggio del 30 aprile. A quest’ora il presidente della Regione Molise, Donato Toma, mi ha comunicato l’approvazione della delibera che stanzia per le Carresi 373 mila euro per la messa in sicurezza dei percorsi. Una somma che nessuno avrebbe mai potuto impegnare sul piano locale. Quel giorno, il 30 aprile 2018, eravamo morti, adesso siamo rinati. Sono rinate soprattutto quelle persone semplici, normali, i bambini che ho visto in lacrime. In meno di un anno le condizioni di partenza sono totalmente ribaltate.
Eravamo senza speranza, in ginocchio e con i blindati sulla strada di San Leo. Ci siamo rimboccati le maniche e i risultati che abbiamo raggiunto sono forse il frutto di un miracolo. Siamo riusciti ad ottenere dalla Prefettura di Campobasso le “Linee guida” per le Carresi, ovvero quell’insieme di indicazioni che ci consentiranno di svolgere la Corsa dei Carri e, soprattutto, abbiamo ottenuto che la Regione si schierasse dalla nostra parte. Non siamo più soli: lo dicono la legge sulle Carresi e lo dice un finanziamento reperito e studiato ad hoc per salvare un patrimonio indennitario inestimabile. Grazie quindi al Presidente Donato Toma e all’assessore Vincenzo Cotugno per l’impegno profuso e per aver mantenuto la parola data. Grazie da parte di tutto il Popolo delle Carresi. Grazie ai sindaci, per quello che hanno fatto, che stanno facendo e che dovranno fare. Grazie a tutta l’Unione Carresi, agli iscritti all’associazione, ai componenti del Direttivo e agli iscritti di questa pagina Facebook. Grazie a Rosa, alla mia compagna che mi è stata vicina in questo anno lunghissimo. Se non l’avessi vista piangere accanto a me, il 30 aprile, come fosse una ragazza di San Martino (lei che è nata a Macchia Valfortore), l’Unione Carresi non sarebbe mai nata.
Grazie ai nostri Santi: a San Leo, alla Madonna di Costantinopoli, al Legno della Croce, a San Giorgio. Sono certo che sono stati loro a metterci la mano». «Viva le Carresi», afferma Nicola Vitale, «Devo prendere atto che una boccata di ossigeno per le stalle arriva dal Comune, ho letto la Delibera, al quale va il plauso di tutti. Ho avuto modo di leggere anche il Regolamento per il funzionamento della Commissione Comunale e la Convenzione fra i tre Comuni si fini della gestione unitaria delle Carresi 2019. Bene la Commissione Provinciale in Prefettura, resta da concretizzare il finanziamento Regionale e mi auguro che non ci siano altri rinvii perché il tempo stringe e con i restringimenti sono dolori disse qualcuno».