Peppino Impastato: un giovane che non si è fermato davanti alla mafia

L'intitolazione gio 21 marzo 2019
Attualità di Roberto Ciavarella
2min
L'intitolazione a Peppino Impastato ©Termolionline.it
L'intitolazione a Peppino Impastato ©Termolionline.it
Intitolazione a Peppino Impastato

TERMOLI. Un silenzio assordante. Questo porta con sé “La giornata nazionale contro le vittime di mafia”. Voci e lotte sopravvivono alla morte che scende violenta sulle teste delle vittime. Un colpo duro, un segnale, questo ha cercato di imprimere la mafia nella mente delle persone. Un richiamo all’attenzione verso un sistema di terrore e corruzione che da sempre cerca di governare un paese e in particolare la vita delle persone. Ma c’è stato chi ha detto no. Uno dei tantieroi caduti sul campo: Giuseppe Impastato.

Un attivista politico e giornalista. Ma soprattutto un ragazzo, che è diventato un uomo voltando le spalle alla mafia, che era allo stesso tempo, la sua famiglia. Si, perché Peppino era figlio di un capo della mafia e quando ha dovuto scegliere da che parte stare ha intrapreso la strada più dura: quella della verità. Nella sua breve vita ha dedicato tutto se stesso nella lotta e la denuncia contro la mafia. Attraverso il suo giornale” I’idea socialista” e la sua radio autofinanziata “Radio aut” sbeffeggiava i capi mafia e i politici corrotti. Una voce che non si è fermata mai davanti alle continue minacce e ai tentativi di convincimento del padre.

Era una lotta contro un mondo ingiusto, al quale Peppino non sentiva di farne parte. Oggi, il piazzale antistante la scuola primaria in Via Pò a Termoli, è stato intitolato a Giuseppe Impastato, dal sindaco Angelo Sbrocca. “Io, come sindaco di questa città e tutta l’amministrazione — sottolinea il Primo Cittadino di Termoli— ci sentiamo di dover dare un simbolo per far conoscere Peppino Impastato anche a chi non lo conosce e per combattere le mafie".

Il problema delle mafie ha radici profonde: si districano tra i decenni e decenni che hanno preceduto i giorni nostri e continuano a penetrare nella roccia della società. Per risolvere un problema così grande, bisogna allontanare i ragazzi da questa macchia che continua a mietere vittime sempre più giovani.” Gli strumenti da utilizzare e che sono imprescindibili per cancellare questa onta, sono la cultura, la conoscenza, le varie forme di espressione.”. Questo è quello che sostiene il sindaco Sbrocca, rimarcando come questi siano i mezzi per combattere anche il malaffare in generale. Continua il primo cittadino di Termoli “ Questi eroi ci lasciano un insegnamento: hanno dato la propria vita per combattere in virtù di un ideale. Ci togliamo il cappello davanti a loro e speriamo che anche le nuove generazioni lo facciano, nonostante molti di loro non conoscano per motivi generazionali Peppino Impastato, Falcone, Borsellino e tante altre persone che hanno dato la propria vita contro le mafie.”

Oggi è un giorno particolare, diverso. Perché ricordiamo la voce e il coraggio di chi non ha avuto paura di tracciare una linea demarcazione tra la propria vita e la morte.Eroi dei nostri giorni che sopravvivono alla polvere del passato e al piombo rovente che ha interrotto le loro vite.

TermoliOnline.it Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 02/2007 del 29/08/2007 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Emanuele Bracone

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Termolionline.it. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione