Via Federico di Svevia: l'unicum di Termoli

Storia & Amarcord dom 24 marzo 2019
Attualità di Luigi De Gregorio
3min
Una veduta Unicum ©Termolionline.it
Una veduta Unicum ©Termolionline.it

TERMOLI. Perché la passeggiata–terrazza di via Federico II è l’unicum vincente di Termoli.

Lo spiego ad un mio amico d’infanzia che chiamerò con un nome fittizio Raffaele, per ostacolare l’identificazione del titolare di un caso tipico di testardaggine pura. Dopo circa venti minuti di colloquio.

«Mi vorresti dire che la passeggiata di via Federico II sia unicum, cioè l’unica cosa importante che c’è da visitare a Termoli? E non tener conto della Cattedrale, del Castello, di tutto il Borgo Vecchio, delle spiagge etc..?» chiede Raffaele.

«No, assolutamente. Unicum significa un’altra cosa. Segui: ci sono decine tra città, cittadine, paesi, borghi che hanno una chiesa antica, una cattedrale, un castello, il mare, le spiagge. Ma Termoli ha una cosa in più, di particolare, di diverso, di eccezionale: la passeggiata di via Federico II che è Unicum. Una Passeggiata – Terrazza, che non esiste da nessuna parte. Per lo meno non in Europa».

«Ti conosco: tu sei innamorato di Termoli. E gli innamorati vedono cose e qualità non reali nel proprio partner,così tu vedi in Termoli quest’unicum che a me non convince proprio. Insomma per me stai dicendo una stro…ta», ribadisce l’amico fittizio.

Ma De Gregorio incalza: «Alt, un momento ragazzino (si fa per dire in quanto Raffaele,come me ha superato abbondantemente il mezzo secolo). Ascolta bene. Via Federico II già nel definirla una passeggiata - terrazza ti dice che è un’unicità perché passeggiata significa movimento e terrazza significa qualcosa di fermo».

«Già non m’era mai venuto in mente. E quindi praticamente».

«Praticamente in via Federico II tu passeggi per oltre 400 metri. E, dall’altezza di oltre 20 metri, come se fosse una terrazza in movimento di un piccolo promontorio, ti godi un meraviglioso panorama che cambia continuamente. Questo è l’Unicum che solo Termoli possiede».

«Forse mi hai convinto. Ma cosa ne dici di quei lungomare belli lunghi 4/8 Km?»

«E come paragonare la lana con la seta. Sui lungomare sei a quota zero di altitudine. Come vista ti becchi: gli stabilimenti balneari, le cabine, gli ombrelloni ed ogni tanto vedi il mare».

«E a riguardo dei moli sui quali è bello passeggiare ed in alcuni hai intorno il mare a destra ed a sinistra? Ad esempio io conosco trai più noti il Molo Audace di Trieste e quello di Piombino. Che ne dici?»

«Quello di Piombino arriva forse sui 50 metri di lunghezza e quello di Trieste supera appena i 100 metri mentre la nostra Passeggiata-Terrazza, come ho già detto, è di oltre 400 metri. Inoltre il panorama dei moli è noioso: sempre lo stesso. Senza contare che quando c’è vento forte o una mareggiata non sono usufruibili, se non vuoi essere buttato in acqua».

«Allora cosa ne dici delle strade panoramiche a mezza costa da cui vedi insenature, piccole spiagge, grandi scogli che sono una meraviglia».

«Certo che sono dei panorami meravigliosi. Ma in gran parte li vedi dall’auto con continue interruzioni. Per vederne uno in pace devi fare sosta ad una piazzuola (quando la trovi e se non è già piena di altre auto) e goderti quella specifica veduta. Dopo un po’, devi rimettere in moto l’auto e continuare il tuo viaggio».

«Beh, allora? Hai detto che sono meravigliosi, quindi paragonabili alla nostra passeggiata-terrazza di Federico II?»

«Ma è la godibilità che è diversa».

«E cioè?»

«Ti faccio tre esempi per capire la godibilità. Tu prendi il caffè mattutino nel tuo bar preferito in Corso Nazionale. Dopo pochi minuti, sei vuoi, sei sulla Passeggiata- Terrazza di Federico II.

Alle 11 hai fatto una commissione in via Fratelli Brigida, passi davanti al ristorante Nicolino, costeggi il Castello e sei pronto a goderti l’aria e la vista della Passeggiata - Terrazza di Federico II.

Alle 22 d’estate Corso Nazionale è un caos, via Roma è un formicaio di persone e di chiasso. In due minuti, come d’incanto, se vuoi, entri in un altro mondo: la Passeggiata- Terrazza di Federico II.

Potrei elencarti tanti momenti di godibilità, sintetizzabili in sempre e quando vuoi. Insomma la godibilitàfa parte dell’unicità che ti spiegavo prima, di quell’Unicum che è l’essenza di via Federico II».

«Ma questa cosa dell’Unicum te ne arrivi tu intelligentone dei miei stivali e nessuno ne ha mai parlato prima».

«Non è una questione di intelligenza,ma di abitudine, di assuefazione. Se tu hai una cosa preziosa sotto i tuoi occhi da quando nasci e poi da giovane, da adulto e per tutta la vita, neanche più ci fai caso. Rientra nella normalità. Invece, invece… hai una cosa eccezionale unica, un unicum».

«Grandissimo Str…. Mi sa che ti devo dar ragione».

«Bene. La prossima volta ti presento come un Unicum va utilizzato. Altro che concorrenza turistica di Vasto, Campomarino e similari».

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