Niente Carrese a Chieuti, in assemblea: «Abbiamo fatto tutto il possibile»

La comunità mar 09 aprile 2019
Attualità di La Redazione
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Assemblea a Chieuti ©Termolionline.it
Assemblea a Chieuti ©Termolionline.it

CHIEUTI. La comunità di Chieuti non ci sta e domenica sera si è riunita in sala consiliare per discutere con gli amministratori e le associazioni il prosieguo di una battaglia identitaria a fronte del diniego a far disputare la corsa dei buoi il prossimo 24 aprile. Il primo cittadino ha mostrato al pubblico tutti i documenti di cui stava parlando, anche quello relativo al contributo che la Regione Puglia aveva stanziato, nell’ordine di 45mila euro circa. E’ stata trasmessa anche in diretta Facebook l’assemblea civica, sul sito istituzionale dell’amministrazione comunale. Lavori aperti dai saluti presidente dell’Asp Castriota e Corroppoli, Tommaso Pasqua, divulgati da un esponente del comitato feste, «Il popolo è scoraggiato e smarrito ma risponde bene alla festa facendo capire che comunque ci tengono al Santo, consiglia di essere uniti in questa battaglia». Prende la parola il sindaco Diego Iacono, che evidenzia come il comune di Chieuti non è un feudo che si può autogestire, ma bisogna rispettare le regole e le istruzioni. La legge è al di sopra dei sindaci e dei cittadini.

«La corsa deve rientrare in ambiti legali perché se illegale non può andare avanti; se vogliamo salvare la corsa, bisogna rientrare in ambiti legali. La corsa è stata vietata per problemi di sicurezza, gli organi istituzionali l'hanno vietata, la Prefettura ha confermato il blocco della corsa. Si sperava che le istruzioni fossero più flessibili, ma non possiamo dimenticare l'incidente dello scorso anno, fatto gravissimo. Tutti dobbiamo prendere atto che questo incidente ha scatenato le conseguenze, ha rotto quella tolleranza che c'era, ora c'è rigidità». La corsa è stata inserita nella fascia "Altissimo rischio". Quest'anno ci sono stati problemi diversi da quelli degli animalisti degli scorsi anni. Il sindaco sconsiglia vivamente scelte avventate, scioperi, manifestazioni e proteste. Nello step attuale, bloccato poi dalla decisione prefettizia, si era avuto un primo incontro a dicembre, ma il sindaco lo aveva chiesto già a novembre.

Non è servito far redigere un progetto di sicurezza del tracciato affidati ad esperti qualificati e tanto meno prevedere gli steward. il sindaco però non si è arreso, ha cercato di porre più ristrettezze nei progetti. Iacono è stato onesto, ha già informato i cittadini da gennaio, nel possibile parere negativo del prefetto. Il 6 marzo ha proposto un altro piano di sicurezza, ma nulla da fare. Il comitato composto anche dal Comandante provinciale dei Vigili del fuoco ha dato parere negativo. Il 29 marzo si propone di blindare tutto il percorso, accorciandolo anche. Vengono contestate anche le reti, secondo loro non avrebbero contenuto l'impatto di buoi in corsa. Arriva il parere dell’Asl: le reti metalliche sono dannose per gli animali in un eventuale impatto, ci vogliono di plastica. Insomma, parere negativo congiunto. Il sindaco concluso il discorso dicendo che purtroppo le istituzioni non tengono conto delle emozioni di un popolo ma giustamente devono attenersi alle leggi. E’ stato fatto tutto il possibile, ma non è stato sufficiente.

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