Depressione, conoscere e combattere il male oscuro
TERMOLI. Importante convegno, ieri mattina, presso la sala dell'Hotel Meridiano di Termoli: "I-Psych - Strategie di pratica clinica nella depressione", una malattia molto subdola che se non curata nel modo più consono ed efficace, potrebbe essere causa di morti superiori di quelle provocate da malattie conclamate, come possono essere quelle tumorali e quelle cardiache.
Oggi, dopo che il dottor Angelo Malinconico - da decenni qui a Termoli che combatte per sconfiggere o quantomeno rendere più vivibile questa malattia depressionaria - ha introdotto il corso e salutato gli illustri ospiti presenti, ha dato il via all’incontro con una relazione dettagliata. Tra i relatori, era presente un autentico luminare della materia specifica, collega e amico del dottor Malinconico, il professore Andrea Fagiolini che ha portato le sue conoscenze anche oltreoceano, in America, e dopo svariati esperimenti riusciti con successo, lo hanno anche premiato dandogli la cittadinanza onoraria americana. Oggi è tornato a professare e insegnare le sue nozioni scientifiche a Siena, ai futuri medici.
Durante il convegno termolese ha parlato del "Trattamento Dimensionale della Depressione: Farmacoterapia di precisione per sintomi emotivi e cognitivi. Algoritmi e strategie cliniche per il completo recupero funzionale e di quello di vita". Oltre al professor Fagiolini, è giunto a Termoli anche il professor Alessandro Cuomo, anch'egli proveniente dall'Università di Siena che ha invece introdotto la sua relazione parlando della "Farmacoterapia Dimensionale della Depressione: Focus su tollerabilità e relative strategie di personalizzazione (giovani, anziani, pazienti con comorbilità fisica)."
La depressione colpisce nel mondo più di 350 milioni di persone deteriorando il benessere, la capacità di lavoro e di relazione di chi ne è affetto o, spesso dei suoi familiari. Nelle espressioni più gravi, la depressione può purtroppo portare al suicidio ed è responsabile di almeno 1 milione di morti ogni anno. Anche nei casi apparentemente più lievi, la depressione determina comunque enormi danni sulla qualità di vita e sulle capacità di funzionamento.