Oltre 600 firme sulla petizione per "salvare" il reparto di Otorino a Termoli
TERMOLI. Da alcuni giorni sta circolando tra i cittadini termolesi una petizione per la riattivazione ufficiale dell' Uoc di Otorinolaringoiatria presso l'Ospedale di Termoli autonoma rispetto alle altre sedi ospedaliere, nel rispetto delle leggi nazionali vigenti riguardo al riordino della rete ospedaliera nazionale.
La petizione iniziativa del reparto stesso nella persona del primario Giovanni Serafini e indirizzata al presidente della Regione Molise del Commissario ad Acta per la sanità della direzione generale dell'Asrem.
I cittadini hanno risposto con grande attenzione e con vivida partecipazione, raccogliendo in pochi giorni più di 600 firme.
Un reparto ormai al collasso: riduzione di posti letti, quattro in totale, due in Chirurgia generale, cui il reparto è stato annesso ormai da tempo e due per gli interventi chirurgici giornalieri.
Un numero insufficiente di personale medico e infermieristico adeguato alle esigente della popolazione.
Questa richiesta tiene conto dei gravi danni assistenziali ed economici derivati dalla chiusura dell'Unità Ospedaliera stabilita dal Piano Operativo 2016-2018 che ha interpretato in mal modo la Legge nazionale, decidendo di cancellare l'Uoc di Termoli e lasciare solo quella dell'ospedale Cardarelli di Campobasso.
Questo piano ha ignorato l'importante attività svolta da questo reparto, la più produttiva tra le tre presenti in Regione danneggiando il basso Molise, tenendo in considerazione che nell'Hub di Campobasso questa attività specialistica è impossibilitata a far fronte alle richieste di prestazione per le lunghe liste d'attesa ormai insostenibili.
E’ assurdo che un reparto un tempo fiore all’occhiello dell’Ospedale San Timoteo, debba essere chiuso, costringendo gli utenti a rivolgersi fuori regione.