Nessuno tocchi il reparto di Otorino, «genera mobilità attiva»
TERMOLI. In seguito alla paventata chiusura definitiva del reparto di otorinolaringoiatria del nosocomio cittadino, che sta già raccogliendo centinaia di firme contrarie, anche il Comitato San Timoteo esprime piena avversità e aderisce alla protesta.
Il presidente del suddetto comitato, Nicola Felice, fa sentire la sua voce:
«Continua lo stillicidio verso le strutture sanitarie del basso Molise ed in particolar modo all'ospedale San Timoteo di Termoli.
Il Pos 2015-2018 prevede un unico ospedale regionale aventi tre presidi: il Cardarelli di Campobasso come Hub, il San Timoteo di Termoli e il Veneziale di Isernia.
È bene chiarire che lo stesso famigerato Decreto Balduzzi non esclude la presenza di Unità Operative Complesse nei vari presidi, non si capisce perché la dirigenza Asrem continua a penalizzare Termoli ed il basso Molise chiudendo ulteriori reparti all'ospedale San Timoteo, unico presidio pubblico presente in basso Molise, accentrando il tutto al presidio ospedaliero di Campobasso.
Nello specifico caso del reparto di otorinolaringoiatria, si rammenta che detto reparto ha sempre prodotto attrazione verso i cittadini delle regioni confinanti generando mobilità attiva.
Anche questa insensata decisione sarà avversata, in ogni modo e con ogni mezzo, dal Comitato San Timoteo, auspicando che anche sindaci, amministratori e classe dirigente di questo territorio diano il loro sostegno».