«Difendiamo l'immagine delle Carresi»

Senza tregua ven 19 aprile 2019
Attualità di La Redazione
4min
Il popolo della Carrese ©Termolionline.it
Il popolo della Carrese ©Termolionline.it

SAN MARTINO IN PENSILIS. Undici giorni al traguardo della Carrese a San Martino in Pensilis e c’è chi agita spettri dopo l’ultima novità delle notifiche sugli avvisi di conclusione indagini preliminari. A fugare ancora una volta i dubbi sull’evento del 30 aprile è l’ormai inarrestabile Pasquale Di Bello, presidente dell’Unione Carresi, che con la parola Valium sintetizza la volontà di placare i bollenti spiriti. «Molti mi chiedono ancora, specie dopo la raffica di avvisi di conclusione indagine notificati due giorni fa: ma si corre?

La mia risposta è sempre la solita: sì. È stata sempre questa, non è mai cambiata, però mi rendo conto che sentirselo dire produca una sorta di effetto tranquillante, come fossero gocce di Valium. E allora va bene: se servono a tranquillizzare l'ambiente, prendiamocele. Quando però dico, si corre, non lo faccio perché io disponga di poteri divinatori. No, non riesco a leggere nel futuro, però riesco a guardare il presente, e il presente è questo: grazie alla Regione la messa in sicurezza dei percorsi è cosa certa, i sindaci sono impegnati ventiquattrore al giorno per definire gli ultimi adempimenti tecnici, i Carri hanno effettuato gli allenamenti e governato le stalle nel pieno rispetto del disciplinare 2015 (presentato con l'avallo della Procura di Larino), l'Unione Carresi ha fatto completamente la propria parte nel tenere insieme tutto sotto un'unica regia, la Commissione si è riunita e ha dato il via libera, le altre Istituzioni tutte, prefettura in testa, hanno lavorato in maniera sinergica, positiva e propositiva. E allora, cosa dovremmo temere? L'unica cosa che può preoccuparci a questo punto è il meteo ma noi, quest'anno, siamo più forti pure del cattivo tempo. Viva le Carresi».

Ma c’è di più, dopo un servizio della Tgr Molise, lo stesso Di Bello è passato ad atti formali.

«Pubblico, di seguito, il testo della Pec inviata alla Rai Molise in relazione al servizio trasmesso ieri nella edizione delle 19:30. Lo ritengo un fatto gravemente lesivo dell'immagine delle Carresi e delle Comunità che le esprimono. Chi volesse, può fare compia e incolla ed inviare lo stesso testo all'indirizzo tgrmolise@rai.it facendo precedere il testo dalla dicitura: "Condivido e sottoscrivo quanto di seguito riportato".

Allego a questo post una foto. E' del 15 dicembre 2015 e si riferisce alla conferenza stampa di presentazione del "Disciplinare" tenuta in Procura a Larino. Accanto al Procuratore Vaccaro ci sono l'Avv. Antonio De Michele (a cui va un grazie perenne) e l'Avv. Gina Capuano, protagonisti, insieme ad altri, di quel successo che ha cambiato per sempre la storia delle Carresi».

LA MISSIVA

Alla cortese attenzione del dott. Giancarlo Fiume

Caporedattore della testata giornalistica Regionale RAI del Molise

Oggetto: Servizio “Carresi” a firma Ester Maria Lorido (edizione ore 19:30 del 18 aprile 2018)

Cortese Caporedattore,

le scrivo in veste di “Tutore regionale delle Carresi” (delibera di Giunta regionale n. 390 del 9 agosto 2018), nonché in quella di Presidente dell’Unione Carresi, associazione di tutela e promozione delle storiche manifestazioni, che associa oltre cinquecento cittadini appartenenti alle comunità di San Martino in Pensilis, Ururi, Portocannone e Chieuti.

Con riferimento a quanto in oggetto, intendo rappresentarle il mio più forte disappunto per un servizio del tutto scollegato dalla realtà, decisamente lacunoso e, con riferimento al tema dell’animalismo, accompagnato da immagini suggestive e fuorvianti rispetto alla attualità (primi piani, in particolare, che mostrano per qualche secondo parti di animali insanguinate). Le rappresento che le immagini utilizzate sono vecchie di anni, probabilmente di un decennio, e che nel servizio in questione manca totalmente qualsiasi riferimento agli enormi progressi compiuti dalle comunità interessate. Questi ultimi sono sintetizzati nel “Disciplinare di gara” adottato nel 2015 dalle associazioni carristiche, a valle di uno studio ampio e approfondito condotto da professori universitari, veterinari, antropologi, avvocati. Le aggiungo, per sua conoscenza, che il medesimo disciplinare fu oggetto, il 15 dicembre 2015, di una conferenza Stampa condotta dall’allora Procuratore Capo, Ludovico Vaccaro, nel corso della quale, apertis verbis, venne riconosciuto al disciplinare dalla Procura della Repubblica di Larino il valore di strumento pienamente adatto alla tutela del benessere animale, nonché alla tutela e cura di tutte le parti coinvolte nelle Carresi.

Al servizio di cui in oggetto, non solo manca tutta questa narrazione ma, soprattutto, manca integralmente tutto il lavoro assiduo di quest’ultimo anno realizzato in maniera congiunta dalla Prefettura di Campobasso, dalla Regione Molise, dai sindaci delle Comunità, dalle Associazioni Carristiche, da validissimi professionisti, dalle Autorità religiose e dall’Unione Carresi. Un lavoro che ha prodotto la messa in sicurezza dei percorsi, così come chiesto dalla legge ed ha rafforzato ulteriormente la tutela del benessere animale.

Inoltre, sempre nel medesimo servizio, dedicato alla Carrese di Portocannone, vengono utilizzate (al netto delle immagini prima ricordate e non riconducibili ad una Carrese in particolare) esclusivamente immagini della Carrese di San Martino in Pensilis, fatto davvero singolare. Inoltre, viene indicata nel prossimo 11 giugno la data della Carrese di Portocannone. Anche questo è sbagliato: la Carrese si celebrerà il prossimo 10 giugno, come da rito che fissa la data nel lunedì successivo alla pentecoste.

Nell’invitarvi quindi ad una maggior precisione per il futuro, ritengo gravissimo quanto mandato in onda e lesivo dell’immagine delle Carresi e delle Comunità che le esprimono. Le ricordo che la prima Carrese in programma, quella di San Martino in Pensilis, è prevista per il 30 aprile prossimo e ingenerare ingiustificati allarmismi è un ulteriore danno a chi sta lavorando alacremente in queste ore per una buona riuscita. Tutti fatti gravi, questi, amplificati dalla funzione di servizio pubblico riconosciuta alla RAI, resa possibile grazie al canone obbligatorio cui sono tenuti i cittadini italiani.

In attesa di un suo riscontro, la invito pertanto a rettificare quanto trasmesso attraverso un analogo servizio che dia conto di quanto le ho espresso.

Cordiali saluti

Pasquale Di Bello

Tutore regionale delle Carresi

Presidente Unione Carresi

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