La mafia albanese raccontata da Musacchio sulla stampa nazionale del paese delle Aquile

Il dibattito dom 21 aprile 2019
Attualità di La Redazione
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Transfrontalieri ©Termolionline.it
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PORTOCANNONE. L’articolo di Vincenzo Musacchio pubblicato in Italia su Antimafia Duemila, sul Giornale del Mezzogiorno e su Articolo21, dal titolo “l’Albania rischia di diventare un narco-Stato” campeggia sulle prime pagine dei principali giornali e media albanesi. Si parla di come l’Albania sia diventata snodo fondamentale per il narcotraffico europeo e internazionale e di come le organizzazioni criminali albanesi, in particolare quelle costiere, fornivano esclusivamente un supporto logistico ai cartelli, mentre con gli anni i rapporti di forza sono cambiati. La grande disponibilità di mezzi e risorse economiche ha permesso alle mafie del Paese delle aquile di elevarsi a leader indiscussi dei traffici illeciti di droga e armi. “Tirana Today” il principale quotidiano albanese evidenzia come Musacchio tocca i tasti giusti quando parla di una parte della politica che pare faccia affari con le organizzazioni criminali. Il quotidiano politico “Integrimi” mette l’articolo in prima paginaevidenziando come sia necessaria una forte reazione del presidente del Consiglio Edi Rama nella lotta alla mafia.

“La Gazzetta d’Albania” mette in evidenza i rapporti tra clan, politica e forze dell’ordine evidenziati da Musacchio. Anche Klodiana Lala, la più coraggiosa giornalista d’inchiesta albanese, una carriera passata a raccontare gli affari dei gruppi criminali in continua espansione, conferma l’esistenza di forti legami tra i boss del narcotraffico e le istituzioni pubbliche albanesi. “Non è storia di oggi che una certa politica faccia affari con le organizzazioni criminali, però adesso siamo arrivati al punto in cui la mafia è entrata in Parlamento”. A tal proposito anche la prima rete nazionale albanese filogovernativa ha evidenziato come l’ex ministro dell’Interno dell’attuale governo di Edi Rama è sotto inchiesta per traffico internazionale di droga. Avrebbe favorito il clan Habilaj. Il cugino Moisi è adesso in carcere a Catania.

L’articolo di Musacchio trova conforto anche da parte del procuratore nazionale antimafia De Raho in visita a Tirana il quale ha avvertito che la mafia rischia di diventare il maggior investitore nell’economia albanese. La mafia europea emergente, dunque, è quella albanese, dura e feroce e alleata quasi dovunque con le mafie autoctone dei territori dove s’infiltra. Musacchio chiude il suo articolo affermando che se si continua di questo passo l’Albania potrebbe diventare il nuovo Messico in Europa. Per nostra fortuna non lo è ancora, ma lo potrebbe diventare. La criminalità albanese si sta ristrutturando in forma organizzata e nessuno sembra sapere come rispondere a questa mutazione che se portata a termine porterebbe l’Albania a diventare un vero e proprio “Narco-Stato” sul modello sudamericano.

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