​“Lanci elettorali” e parcheggi al mare per i residenti

Nella norma ven 26 aprile 2019
Attualità di Claudio de Luca
3min
Parcheggio sul lungomare Nord di Termoli ©Termolionline.it
Parcheggio sul lungomare Nord di Termoli ©Termolionline.it

TERMOLI. Le testate locali hanno titolato:«Se vince il Centrodestra, parcheggi gratuiti per i termolesi sul lungomare». Chi dichiara tale volontà è Scutti, uno dei candidati-sindaco della Città:"Sarà uno dei miei primi impegni personali – precisa -. Renderò gratuiti, per tutti i termolesi, i parcheggi sul lungomare, perché prima di tutto vengono gli abitanti di Termoli". Chi parla sembrerebbe essere un leghista, ma tale non è. E siamo convinti che, se avesse conosciuto il problema da un punto di vista tecnico, avrebbe compreso subito che sarebbe stato meglio non sollevarlo. Certo è una cosa che si può fare, ma solo in determinate zone, come per esempio in quelle di rilevanza urbanistica (Zru) od in quelle per i residenti (contrassegnate da una ‘R’), vale a dire in aree in cui i Comuni abbiano facoltà di riservare, a titolo gratuito od oneroso, spazi di sosta per i veicoli privati dei soli residenti privi di posti-auto nelle vie rientranti nella Zru.

Per sostare gli autorizzati devono essere muniti di apposito contrassegno (R) che permette la sosta illimitata nelle vie e nelle piazze che rientrano nella Zru e consente di fruire di tutti gli spazi di sosta realizzati nella zona "R" senza prevedere diritti alla riserva del posto-auto. Per richiederlo è necessario:1) essere residenti all'interno della zona "R" od avere avviato il procedimento di iscrizione anagrafica in tale zona; 2) essere privi di posto-auto privato; 3) non essere in possesso di altro contrassegno, tipo "R", rilasciato a sé o ad altri componenti del nucleo abitativo; 4) i veicoli abbinati al contrassegno (massimo 2) devono essere di proprietà o in uso esclusivo dei residenti. Per richiederlo è necessario fare richiesta all'Ufficio Ztl, esibendo: documento di identità in corso di validità o richiesta di iscrizione anagrafica; carta di circolazione dei veicoli di proprietà; versamento di canone annuale da effettuarsi presso il medesimo ufficio tramite ‘pos’ o presso gli sportelli bancari con il modulo fornito dall'Ufficio ztl; versamento di diritti di segreteria. L'ufficio Ztl verifica, annualmente, la permanenza anagrafica dell'intestatario del contrassegno, disabilitando d'ufficio quelli intestati a persone non più residenti all'interno della zona "R". Il rinnovo avviene a seguito del pagamento del canone annuale. Naturalmente occorre un’ordinanza; una deliberazione giuntale ed una consiliare che delimiti le aree pedonali urbane nonché le zone a traffico limitato, quelle di particolare rilevanza urbanistica, con localizzazione di spazi di sosta per veicoli privati dei soli residenti nella zona, a titolo oneroso, e dei parcheggi con dispositivi di controllo della durata. Il Palazzo ha mai predisposto tutte queste cose, dopo di essersi munito dei vari pareri tecnici occorrenti?

All’esterno della ZTL la città è suddivisa in ZCS (Zona a controllo sosta), in cui gli spazi sono organizzati in: parcheggi liberi, riservati ai residenti (delimitati da righe bianche), promiscui, gratuiti per i residenti ed a pagamento per gli altri (delimitati da righe blu), per gli invalidi, generici o personalizzati (delimitati da righe arancioni), riservati al carico e scarico merci, a mezzi pubblici e di soccorso, a ciclomotori, biciclette, ecc. (identificati da apposita segnaletica). Per chi trovasse difficoltà a parcheggiare nella propria zona deve essere consentito, in alternativa, di accedere a strutture apposite. Solitamente tali titoli sono onerosi, quindi da approvare con Regolamento consiliare. Da tutto quanto sin qui descritto, non riuscirebbe facile – per il Sindaco di turno (che pensa di ‘comandare’) – provvedere, in un ‘amen’, a favorire i termolesi (che vanno al mare) a scapito dei cittadini, privi dello stigma adriatico (che pure vorrebbero accedere alla battigia). Ma c’è di più (e si tratta di una cosa di cui un amministratore ‘deve’ tener conto: come la prenderanno i non-termolesi con un provvedimento del genere; ma, soprattutto, cosa ne penserebbero i gestori degli stabilimenti locali che votano per un Sindaco che sale a Palazzo per inibire l’accesso ai suoi potenziali clienti non-termolesi? Credo che, per tutti, abbia risposto, su Face book, il Preside (in spe) Antonio Mucciaccio:”Termolesi, occupate tutto il lungomare con le vostre macchine, ed i non- termolesi vadano a fa ...re il bagno a Campomarino ed a Petacciato!”.

Claudio de Luca


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