Cercasi ingegnere a Termoli: «Ci scusi, ma preferiamo un uomo a una donna»
TERMOLI. Ha 32 anni, è laureata in ingegneria al Politecnico di Ancona, dopo aver iniziato a frequentare e dare esami a Termoli, prima che venisse trasferito il corso di laurea altrove, è madre di due figli e moglie. Ha all’attivo un’esperienza quinquennale in un noto studio tecnico termolese, dove ha seguito anche i lavori su vari cantieri, ma per un’azienda sempre della costa, ha un difetto genetico: è donna. Insomma, come ci ha detto lei stessa, al di là delle norme che contrastano la discriminazione, «E’ una cosa che non si può sentire, siamo nel 2019». Una reazione inevitabile, ma se andiamo a monte della vicenda, vi accorgerete che il tutto è ancora più assurdo.
Sì, perché la professionista in questione ha letto di una inserzione in cui la ditta termolese che si occupa di installazioni e vendita di impianti, ha postato in un gruppo molto particolare, “Donne e mamme di Termoli”, la richiesta di una figura professionale aderente a quella della 32enne, dove si specificava la conoscenza dell’Autocad. Immediatamente la giovane madre ha telefonato al contatto di competenza e si è sentita rispondere per iscritto, dopo l’invio del suo curriculum vitae, che l’impresa preferiva uomini, poiché si sarebbe dovuto occupare di progetti, di preventivi e contatti con gli operai sui cantieri.