«Europa alla deriva, cambiamola per sopravvivere»
TERMOLI. “Europa alla deriva”. Questo è il titolo del nuovo libro che, il cofondatore di “Attac Italia” e promotore del forum “ Stop Ttip Italia”, Marco Bersani, ha presentato nei locali della Chiesa Sacro Cuore di Gesù di Termoli.
Un titolo che non lascia molta libertà all’immaginazione. Una deriva che, secondo Bersani, rischia di diventare fatale per il sistema europeo.
Una macchina che, con il passare del tempo, ha deviato i suoi interessi e priorità, dalla figura umana al richiamo del tintinnio della moneta. Un regresso, che viene fatto passare per progresso.
Una ingordigia che, nello scacchiere europeo, trova la sua soddisfazione più estrema nei Paesi che si trovano al di fuori del perimetro del potere. Su questo Bersani afferma: “Oggi ci troviamo in una Unione Europea divisa in due. Dove da una parte troviamo chi continua a sostenere L’Europa così com’è e dall’altra c’è una frustrazione sociale dovuta all’impoverimento di tutta la classe media e delle condizioni di vita di tutte le popolazioni. Le quali, rivolgono la loro rabbia sociale a formazioni che si dichiarano populiste e sovraniste.” Queste, secondo Bersani, si pongono in contrapposizione. Ma in realtà è un falso conflitto. Questo perché non vengono messe in discussione le politiche liberiste, ma solo il centro dal quale devono essere realizzate. Una lotta di spazio tra l’idea di Europa e Nazione e non sul tempo di scelta che, secondo Bersani, è dettato dall’indice di borsa. Dal denaro.
Ma nonostante la situazione complicata, per Marco Bersani, c’è un modo per risalire. Questo però deve partire dal basso, da quel collante che tiene unite le nazioni di questo grande sistema europeo. Attraverso una nuova valorizzazione della figura umana, tramite i suoi diritti personali, sociali, ai beni comuni e allo stato sociale. Una ristrutturazione che deve passare attraverso anche la storia e la tradizione dei popoli. Creare un’idea di collettività e non di una somma di individui.
Una rinascita che può e deve passare, anche attraverso i giovani. Su questo afferma: “Questa emergenza dei giovani e giovanissimi, sulla vicenda del cambiamento climatico, mi sembra un segnale di speranza gigantesco. Il fatto che, ragazzi e ragazze, pongano un problema di fondo e dicano che questo sistema ci ha portato a questa situazione, si può dire quello che si vuole, ma rimane il fatto che bisogna cambiare questo sistema”.
Una forza, quella delle nuove generazioni, che sta cercando di penetrare nel terreno ostico dell’indifferenza comune. Una volontà che, secondo Bersani, va oltre ogni pensiero politico e si pone solo una domanda: che futuro vogliamo?
Un cambiamento. Questo è quello che Marco Bersani, vuole trasmettere. Cambiare un’ Europa che si sta accartocciando su sé stessa. Ma che per cambiare, non deve essere solo ricostruita da un punto di vista politico - economico, ma anche da un punto di vista sociale. Un aspetto, quest’ultimo, che deve ritornare tra le priorità europee, ma soprattutto tra quelle della nostra quotidianità.