Paradisi fiscali per pensionati, il Sud fa concorrenza al Portogallo

Aliquote mar 02 luglio 2019
Attualità di Claudio de Luca
3min
Pensionati e felici ©mutuonews.it
Pensionati e felici ©mutuonews.it

MOLISE. Da qualche tempo sono diventati sempre di più i lavoratori quiescenti che scelgono una nuova vita all’estero al fine di poter spendere meglio il debito vitalizio e vivere - se non proprio come Pascià - quantomeno in condizioni economiche più agiate. Ma se il legislatore ‘organizzasse’ un Paradiso fiscale proprio sotto ai nostri occhi?

Ebbene, è accaduto perché, tra le novità della legge di Bilancio 2019, c’è una misura che prevede sgravi fiscali per attrarre pensionati nel Sud Italia.

La norma è nata per reazione perché, negli ultimi anni, molti quiescenti di diverse nazionalità (tra cui anche tanti italiani) hanno deciso di “ritirarsi” in Portogallo per godersi la pensione. Il motivo sta in una legge ‘ad hoc’ varata dall’Esecutivo lusitano che prevede una tassazione privilegiata per quanti abbiano deciso di trasferirsi sull’oceano. Ecco perché è stata disposta l’applicazione della ‘flat tax’ per quei pensionati che, provenendo dall'estero, si siano trasferiti nel Meridione d’Italia. L’Agenzia delle Entrate ha già emanato il provvedimento attuativo che dovrebbe consentire al Paese di attirare i pensionati, non residenti in Italia, titolari di redditi da pensione estera su cui verranno applicate forti agevolazioni fiscali qualora eleggessero di trasferirsi nel Mezzogiorno. A chi avrà imboccato questa strada, ed avrà assunto la residenza abituale in qualche Comunità del Sud che conti meno di 20mila abitanti, verrà applicata un’aliquota fiscale del 7%.

Si parla ovviamente di redditi di fonte estera relativi a pensionati che, almeno per l’ultimo quinquennio, abbiano risieduto fuori dal nostro Paese. La ‘flat tax’ riguarderà tutti i redditi prodotti fuori dai confini nazionali; quindi non solo le pensioni. La tassazione permarrà al livello agevolato per 5 anni e ci si dovrà trasferire fisicamente nell’area prescelta per non meno di 183 giorni all’anno. Si tratta di una soluzione meno radicale di quella vigente nel Portogallo - il cosiddetto paradiso dei pensionati - che garantisce una tassazione-zero per ben 10 anni e senza vincoli territoriali.

Quanto alle località oggetto del trasferimento deve trattarsi di Comunità della Sicilia, della Calabria, della Sardegna, della Campania, della Basilicata, dell’Abruzzo, del Molise e della Puglia che contino non più di 20mila abitanti. Come ha avuto modo di precisare l’Agenzia delle Entrate, lo scopo di questo progetto è quello di “favorire gli investimenti, i consumi e il radicamento nei Comuni del Mezzogiorno con determinate caratteristiche demografiche, da parte di soggetti non residenti, non solo stranieri ma anche italiani, che percepiscono redditi da pensione di fonte estera”. Per godere del beneficio bisognerà indicare nella denuncia dei redditi i requisiti richiesti.

E, segnatamente: “Non essere residente in Italia da almeno 5 anni, la giurisdizione dell’ultima residenza fiscale, prima dell’esercizio di validità dell’opzione, tra quelle in cui sono in vigore accordi di cooperazione amministrativa nel settore fiscale: indicare gli Stati esteri per cui si intende esercitare la facoltà di non avvalersi dell’applicazione dell’imposta sostitutiva, lo stato di residenza del soggetto estero erogante i redditi e l’ammontare dei redditi di fonte estera da assoggettare all’imposta sostitutiva”. L’applicazione della tassazione agevolata cessa una volta che siano trascorsi i 5 anni successivi al periodo d’imposta in cui viene esercitata l’opzione.

L’interessato può anche revocare la sua scelta, comunicandolo ufficialmente nella dichiarazione dei redditi. Sono previsti anche dei casi di decadenza quando siano venuti meno i requisiti previsti dalla normativa, oppure in caso di omesso o parziale versamento dell’imposta sostitutiva, o quando si sia trasferita la residenza in un Comune diverso da quelli contemplati, o infine se il contribuente abbia deciso di portare la residenza all’estero. Oltre ai benefici sulla pensione, è previsto anche lesonero dagli obblighi dichiarativi per il monitoraggio fiscale, oltre a quello per il versamento dell’imposta sul valore degli immobili situati all’estero (Ivie) e dell’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero (Ivafe).

Claudio de Luca


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