«Mi manca la scuola», il grazie di Adriana a compagni e professori

campanella mer 03 luglio 2019
Attualità di La Redazione
3min
«Mi manca la scuola», il grazie di Adriana a compagni e professori ©Adriana Desirè Leggieri
«Mi manca la scuola», il grazie di Adriana a compagni e professori ©Adriana Desirè Leggieri

TERMOLI. C'è chi non vede l'ora che arrivi l'ultimo giorno di scuola e chi invece, come Adriana Desirè Leggieri, ormai ex studentessa della scuola media 'Brigida', sente la mancanza della classe e dei professori. Tanto da indirizzare loro una calorosa lettera di ringraziamenti.

«È passato già un mese dalla fine della scuola, un po' meno dalla fine degli esami, eppure io ho ancora il costante pensiero "Devo studiare per domani!", quando so che né domani né lunedì tornerò alla Scuola Media Maria Brigida di Termoli, nella mia classe, perché questi tre anni sono davvero volati, quando a me i giorni sembravano non passare mai, e per quanto le sei ore di routine a scuola potessero essere estenuanti ora vorrei tanto tornarvi, anche per solo un altro giorno.

Ricordo quando in prima media avevo timore di ciò che mi aspettava, che sarei dovuta crescere per affrontarlo, io che credevo fosse una scuola tanto difficile, nemmeno dovessi andare all'Università; avevo paura che avrei avuto insegnanti (i quali adesso avrei dovuto chiamare "professori") severi o che mi avrebbero dato filo da torcere...

Invece, sì, sono cresciuta, e mi sono ritrovata con tre bellissimi anni alle spalle.

Ne sono successe tante tra lezioni, interrogazioni, compiti, compagni di classe, armonia e discordia (anche se in fin dei conti non nego di essermi affezionata ai coetanei con cui ho trascorso comunque un triennio)... E risate con loro o con i prof, o qualche pasticcio che era successo in classe per colpa di qualcuno che ne aveva combinata una delle sue...

Ma siamo umani.

Non scherzo dicendo che, a distanza di questo mese, ho già sognato la mia classe due o tre volte, e so che succederà ancora, lasciando che mi renda conto sempre più di cosa ha cambiato la mia vita, e ora devo dire addio a cosa ero abituata e affezionata... E io odio i cambiamenti, per quanto possano spesso essere una cosa positiva.

Piango pensando che a settembre non rivedrò quella scuola, quella classe, i miei compagni e, soprattutto, i professori.

I professori... Quanto devo a voi insegnanti.

Ripeto, all'inizio avevo paura di dover comportarmi troppo professionalmente e non riuscirci, ma oltre al darvi del "lei" vi siete sempre comportati come genitori e amici con i vostri alunni, mantenendo certo il ruolo professionale.

Sarò io che mi affeziono troppo e tengo conto di tante cose, lascio che le persone lascino il segno nella mia vita, negativo o positivo, e in questo caso mi avete aiutata a crescere mentre mi guardavate ogni giorno.

Chiedo scusa per qualche piccola delusione per quanto io abbia provato a essere la miglior studentessa, ma credo di avervi soddisfatto abbastanza, e vi ringrazio per i complimenti che mi avete sempre fatto: aiutano ad alzare l'autostima, e infatti mi hanno incoraggiata a fare sempre più.

Con questo messaggio volevo fare un breve (perché ho già scritto abbastanza, ed essendo che ora mi sono emozionata potrei continuare per tanto) saluto a chi ha fatto parte della mia vita per tre anni, e volevo renderlo pubblico affinché tutti possano rendersi conto e, magari, apprezzare questa piccola storia così comune ma che non viene mai raccontata, la storia di una semplice alunna che vede la scuola come più di un dovere, che l'apprezza nel suo insieme, e che prova a far capire quanto sia importante, per quanto impegnativa, ma è assicurato che alla fine se ne uscirà più cresciuti, con un bagaglio culturale più vasto e tanti bei ricordi.

Grazie infinite agli insegnanti Magnifico Luigina, Greco Rino, Cornacchione Maria, Del Vecchio Angela Anna Maria, Caregnato Emanuela Teresa, Fiorentino Giuseppe, Di Marco Ottavio, Servillo Donatella e Palange Maria Chiara; fa ancora male il pensiero di non rivedervi ogni giorno il prossimo anno, ma questo è di certo solo un arrivederci a quando ci incontreremo spontaneamente.

La vostra affezionata alunna,

Leggieri Adriana Desirè

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