Linea ferroviaria Termoli-Campobasso: «Ci stanno prendendo solo in giro»

La polemica ven 12 luglio 2019
Attualità di La Redazione
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Ferrovia ricoperta dalla vegetazione ©Termolionline.it
Ferrovia ricoperta dalla vegetazione ©Termolionline.it

LARINO. Il consigliere opposizione Franco Rainone torna a spingere per un’imminente riapertura della linea ferroviaria. «Riaprire e rimettere in funzione l’asse ferroviario Termoli – Campobasso. Sono passati oltre tre mesi dall’interrogazione presentata dai consiglieri Aida e Nico Romagnuolo avente per oggetto la riapertura della linea che collega la costa al capoluogo, ma ad oggi nulla si è mosso, tanto da spingere il consigliere di opposizione al Comune di Larino, Franco Rainone, ad intervenire nuovamente sulla questione.

Siamo a metà del mese di luglio – scrive l’esponente di “Noi per Larino” – e si capisce come ancora una volta noi cittadini Molisani siamo presi in giro da chi, eletto per risolvere i problemi di questa regione, dimostra tutta la propria incapacità e pensa ancora di poter gestire la cosa pubblica con la solita superficialità e con promesse che , poi , non vengono mai rispettate. Penso come cittadino, ed in questo mi associo a quanti (lavoratori della Gam , dell’Ittierre e dell’ex Zuccherificio) in questi giorni stanno lottando per difendere la propria dignità, che è giunto il momento di dire basta. Questa è una classe politica che è incapace di amministrare, incapace di avere idee e di programmare lo sviluppo di questa regione, e non mi riferisco solo ai componenti regionali ma anche ai vari sindaci. In questa battaglia che sto conducendo per la riapertura della Termoli - Campobasso, che mai come in questo periodo estivo appare di vitale importanza per alleggerire il traffico sulla Bifernina, avrei voluto vedere al mio fianco i sindaci del territorio, a partire da quello di Termoli e Campobasso, tra l’altro neo-eletti, e i sindaci dei paesi interessati dalla linea ferroviaria , in primis il mio primo cittadino Puchetti. Ma mi chiedo:è mai possibile che non si capisca l’importanza di avere una linea ferroviaria che possa collegare il Basso Molise con Campobasso in maniera comoda e sicura.

È mai possibile che il sindaco di Termoli non si ponga il problema di chi una volta arrivato alla stazione di Termoli per potere raggiungere il capoluogo ha come sola alternativa quella di raggiungere il terminal bus, tra l’altro non proprio a un tiro di schioppo, invece di trovare la puntuale coincidenza con il treno locale come si faceva una volta. Si parla tanto di sviluppo turistico e poi non si capisce che il turismo ha bisogno di infrastrutture e che, anche se nel suo piccolo, la linea ferroviaria in questione potrebbe porsi come un valido mezzo per portare un flusso turistico verso l’Alto e Medio Molise e viceversa. Mai come in questo momento appaiono valide le dichiarazioni fatte tempo fa dall’associazione delle Forche Caudine in cui si affermava: “Pur rimanendo distanti dal teatrino quotidiano della politica molisana, abbiamo assistito per anni alla sfiancante era Iorio, poi alla parentesi liquida di Frattura, ora all'evanescenza di Toma. Stagioni in cui il Molise non solo è stato incapace di una minima spinta progettuale, ma addirittura s'è fatto male da solo.

È stato, infatti, capace solo di retrocedere pesantemente in tutti i principali indicatori, dal numero dei residenti (altre intelligenze fuggite via e borghi ormai praticamente morti), al Pil (crollo-record nel periodo della recessione, che di fatto in Molise non è mai terminata), al numero di occupati, al valore delle abitazioni ormai da sottoscala di una periferia capitolina, addirittura alle presenze turistiche già esigue. E voglio concludere sempre citando le Forche Caudine: “Noi non c'arrendiamo, almeno per il momento. E, nella nostra condizione privilegiata di stare fuori dalle pastelle locali, continuiamo ad esprimere tutta la nostra avversione per quei numerosi amministratori, soprattutto regionali, che disonorano questa terra con la loro congenita inidoneità aggravata dall'abulia e dal diffuso torpore”. Ecco penso sia giunto il momento di dire basta, di non arrenderci ma di far ascoltare forte la voce di noi cittadini e per questo rivolgo un invito a chiunque voglia sostenere questa battaglia a contattarmi a questa e-mail: rainone.franco@virgilio.it, allo scopo di creare un comitato che possa portare avanti idee e proposte per la riapertura e la valorizzazione della linea Termoli -Campobasso».

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