Il caso Cesaride portato alla maratona sul Patto della salute

L'intervento sab 13 luglio 2019
Attualità di La Redazione
3min
Intervento alla maratona della salute ©Termolionline.it
Intervento alla maratona della salute ©Termolionline.it

LARINO. Alla maratona di ascolto promossa dal ministero della Salute, il Comitato Basso Molise per il bene Comune ha portato le proposte da inserire nel patto. Presente Dilma Baldassarre. «Dopo aver criticato le scelte scellerate adottate dai precedenti governi regionali nella riorganizzazione sanitaria, ed aver ringraziato il ministro della salute Giulia Grillo per la nomina di un commissario esterno alle politiche locali abbiamo chiesto: di avere al più presto la relazione del l'ispezione ministeriale sul caso "Cesaride". La sicurezza nei soccorsi soprattutto da garantire alle persone residenti nelle zone orograficamente disagiate e alle persone meno abbienti. L'abrogazione del decreto "Balduzzi" nelle parti in cui questo decreto non mette tutti i cittadini nelle condizioni di tutela della salute. L'utilizzo dei presidi strutturalmente efficienti senza sperpero di denaro pubblico nell'edilizia ospedaliera.

Una attenzione particolare per la nostra regione orograficamente disagiata e priva di infrastrutture. Un riequilibrio della ripartizione delle risorse economiche tra pubblico e privato. Di individuare le ragioni del debito pubblico sanitario. Abbiamo inoltre consegnato al ministro Grillo una "dedicata». «Gentilissimo Ministro, la ringraziamo per questo incontro, Sono qui in nome e per conto del Comitato Basso Molise per il Bene Comune, un comitato di cittadini al di fuor delle logiche politiche e di interessi personali. Questo comitato nasce a seguito di un grave fatto di presunta malasanità che portò alla morte un giovane uomo di 47 anni, un caso per cui Lei Ministro, inviò i suoi ispettori e di cui restiamo fiduciosi di poter leggere a breve la relazione.

L'episodio avvenne dopo che a Larino, venne chiuso il Pronto Soccorso all'ospedale "G. Vietri", presidio che ricade all'interno di 2 crateri sismici , in posizione baricentrale rispetto ad un'ampia area costellata da 18 comuni. La maggior parte delle strade e dei collegamenti della nostra regione , prevalentemente montuosa e collinare, sono fatiscenti, quasi impercorribili, nello specifico, l'area del cratere denominata "Monti Frentani" è collegata al capoluogo di regione con un'unica arteria viaria, un viadotto che attraversa un lago creato da una diga costruito negli anni 60 e costantemente in manutenzione, dopo il sisma del 2018 percorribile ad una velocità massima di 50 km orari. In questo fragile contesto orografico la regione, entrata in piano di rientro per il deficit sanitario, comincia lo smantellamento degli ospedali pubblici partendo dal Vietri, seppure sia l'unico nosocomio regionale in perfette condizioni strutturali, moderno, con camere concepite a dimensione della dignità del malato, 7 sale operatorie, 2 rianimazioni ancora sigillate, uscite di sicurezza in terrapieno, camera iperbarica, ampia zona verde e pista di atterraggio per un eventuale elisoccorso di cui la regione Molise non è dotato. Nonostante le scelte illogiche adottate dai Presidenti di Regione negli ultimi 12 anni, nella loro veste di Commissari ad acta, che hanno portato allo smantellamento di 2 presidi ed al depotenziamento dei presidi rimasti, siamo ancora in piano di rientro. Sono state smantellati di preferenza le eccellenze del servizio pubblico, anche quelle previste nel POS 2015/18 fatto convertire in legge dello stato, e a nulla sono valsi i ricorsi legali, vinti ma mai resi attuativi.

La ringraziamo Ministro per la nomina del Commissario ad acta Giustini, che abbiamo accolto con entusiasmo dopo anni di gestione politica scellerata, noi percepiamo la volontà del commissario di aiutare il Molise e sollecitiamo che sia fatta chiarezza sui 4,251 milioni di euro non risultanti sul bilancio della sanità 2018,soldi dei contribuenti molisani e auspichiamo che il procedimento di verifica avviato non venga insabbiato come accade frequentemente nella nostra regione.

Nel patto che Lei vuole stipulare con i cittadini, noi chiediamo che possa essere inserita la sicurezza, nei soccorsi e nelle cure da garantire soprattutto ai meno abbienti e alle fasce e a quelli residenti in zone disagiate, pertanto l'abrogazione del Decreto Balduzzi, nelle parti in cui questo decreto non mette tutti i cittadini italiani nelle stesse condizioni di tutela della salute. Chiediamo l'utilizzo dei presidi strutturalmente efficienti senza sperpero di denaro pubblico nell'edilizia ospedaliera Chiediamo un'attenzione particolare per quelle regioni, come il Molise orograficamente disagiate e prive di infrastrutture. Chiediamo un riequilibrio della ripartizione delle risorse economiche tra pubblico e privato. Chiediamo che possano essere individuate le ragioni del debito pubblico sanitario, per le regioni in piano di rientro come il Molise, dove i cittadini pagano da anni aliquote maggiorate di Irap, Irpef e accise sui carburanti e vedono contemporaneamente il loro diritto alla salute gravemente inficiato , senza che il debito si estingua».

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