«Mamme più a rischio col Punto nascita di Termoli chiuso», smascherata l'Asrem

Diritto e rovescio gio 25 luglio 2019
Attualità di La Redazione
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I legali Enzo Iacovino e Massimo Romano ©Termolionline.it
I legali Enzo Iacovino e Massimo Romano ©Termolionline.it

TERMOLI. Arriva anche la nota ufficiale dei ricorrenti, attraverso i legali dello studio Iacovino e Massimo Romano.

«Con ordinanza n. 152/2019, depositata oggi 25.7.2019, il Tar Molise ha accolto la domanda cautelare spiegata nel ricorso proposto dai Sindaci del basso Molise e da numerose donne in gravidanza, tutti rappresentati e difesi dagli avvocati Vincenzo Iacovino e Massimo Romano, e confermato la sospensione dei provvedimenti della struttura commissariale e della Asrem che avevano disposto la chiusura del Punto Nascita dell’Ospedale San Timoteo di Termoli.

All’esito della lunga camera di consiglio svoltasi ieri innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale, il Collegio ha confermato la misura cautelare già accordata lo scorso 8 luglio, sospeso i provvedimenti impugnati e fissato l’udienza pubblica per il prossimo 8 aprile 2020. Ripristinato, dunque, a tutti gli effetti, il Punto Nascita di Termoli. Grande soddisfazione è stata espressa dagli avvocati dei ricorrenti, Vincenzo Iacovino e Massimo Romano, per i quali “si tratta di una pronuncia esemplare della quale siamo estremamente soddisfatti sia a livello professionale, avendo il Tar Molise condiviso le censure più importante articolate nel ricorso, sia a livello emotivo, perché è indiscutibile che ci fosse grande attesa per questa decisione da parte di decine di sindaci e di migliaia di cittadini.

Un’attesa che è stata ampiamente soddisfatta, grazie ad una statuizione giurisdizionale assolutamente puntuale e rigorosa, che ha affrontato il problema nella sua complessità con grande lucidità e coraggio. Il Tar, in particolare, ha condiviso il rischio che le carenze censurate nel ricorso, quali la mancanza degli accordi di confine, non consentissero di individuare, nel breve periodo, scenari assistenziali alternativi. Dunque la riapertura del Punto Nascita è stato riconosciuto quale rimedio decisivo per garantire un diritto non altrimenti realizzabile.

A questo punto, grazie all’entrata in vigore del Decreto Calabria che ha sbloccato il turn over, e soprattutto grazie all’accoglimento della sospensiva da parte del Tar, è alla portata l’obiettivo di sopperire a tutte le carenza di organico che hanno indotto i commissari e l’Azienda a disporne la chiusura. L’auspicio è che fino ad aprile si possa aprire uno scenario di cambiamento effettivo delle condizioni del reparto, nell’interesse generale di tutti i cittadini.”

Di seguito i passaggi salienti dell’ordinanza: “Premesso che con i provvedimenti impugnati è stata disposta la sospensione dei ricoveri presso il Punto Nascita di Termoli, a far data dal 01.07.2019, in conformità alle risultanze di cui all’Accordo Governo - Regioni del 16.12.2010, nella parte in cui è prevista la chiusura progressiva dei punti nascita con meno di 500 parti all’anno, e al precipuo scopo di far fronte alla cronica carenza di personale che affligge l’Azienda Sanitaria Regionale del Molise; Premesso altresì che parte ricorrente ha lamentato l’illegittimità dei provvedimenti impugnati (anche) sotto il profilo della carenza di istruttoria e del difetto di motivazione, con particolare riferimento alla omessa valutazione delle conseguenze della sospensione dei ricoveri rispetto alla sostenibilità dell’offerta assistenziale nel territorio di riferimento;

Rilevato che, sotto tale particolare profilo, i provvedimenti impugnati sono essenzialmente ispirati da una logica emergenziale correlata alla limitata disponibilità di personale medico e non sembrano assistiti da idonee valutazioni e da puntuali riscontri istruttori volti ad apprezzare - in senso compiuto e coordinato - le conseguenze delle sospensione (anche in considerazione dell’incremento demografico nel corso della stagione estiva), e comunque ad accertare la concreta ed effettiva possibilità per gli utenti di avvalersi di strutture limitrofe in condizioni di tempestività e sicurezza, tanto in ambito regionale, quanto in ambito extraregionale;

Ritenuto che le dette carenze non consentono di individuare, nel breve periodo, scenari assistenziali alternativi rispetto alla soluzione in atto, ciò che, in ultima analisi, si traduce in un rischio di inadeguatezza delle specifiche organizzative del servizio rispetto alla effettiva tutela del diritto alla salute degli utenti;

Viste le deliberazione del D.G. n. 784/10.07.2019 e n. 811/12.07.2019 con cui l’Azienda sanitaria si è attivata al fine di provvedere alla assunzione di ulteriore personale medico specializzato in Ostetricia e Ginecologia; Ritenuto pertanto, all’esito della sommaria delibazione propria della presente fase, che sussistono i presupposti per accordare la tutela cautelare richiesta dai ricorrenti, disponendo la sospensione dell’efficacia dei provvedimenti impugnati, fermo restando il rispetto degli standard per l’erogazione del servizio in condizioni di sicurezza;

Ritenuto che sussistono giustificati motivi per compensare le spese della presente fase;

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise (Sezione Prima), accoglie la domanda cautelare e per l'effetto sospende l’efficacia dei provvedimenti impugnati. Fissa per la trattazione di merito del ricorso l'udienza pubblica del 08.04.2020».

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