Salvini si fa attendere, mezzogiorno di fuoco alla Cala Sveva
TERMOLI. Si fa attendere qui sul Lungomare Nord di Termoli alla Cala Sveva il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini.
La crisi di Governo, che nelle ultime ore si è resa ancor più drammatica, con la richiesta del premier Giuseppe Conte di riferire a Camera e Senato su questa evoluzione politica che ha visto il capo della Lega chiedere nuove elezioni, ha inevitabilmente avuto delle ripercussioni sull'agenda dello stesso Salvini, che nella mattinata di oggi, alle 10, doveva essere a Termoli.
Potrebbe probabilmente arrivare a mezzogiorno, poiché parte della mattinata l'ha trascorsa a Pescara in contatto stretto con i suoi esponenti di partito e di governo.
Fra coloro che aspettano Matteo Salvini, centinaia di persone tra il lido Cala Sveva e piazzetta Piè di Castello, anche il noto giornalista di La 7 Diego Bianchi,in arte Zoro, conduttore del programma "Propaganda Doc", che è qui con il videomaker termolese Pierfrancesco Citriniti.
Presente anche la delegazione del comitato "Voglio nascere a Termoli", con i "Quattro mschettieri" che hanno parlato anche con Diego Bianchi mostrando il ricorso al Consiglio di Stato contro il punto nascita e che sono presenti anche per tentare di consegnare a Salvini le 8422 firme raccolte a sostegno del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale San Timoteo di Termoli. C'è anche un'ampia delegazione della Lega, con l'assessore regionale coordinatore del partito Luigi Mazzuto, il presidente del Consiglio Comunale Michele Marone, il consigliere Annibale Ciarniello e altri esponenti regionali della Lega.
Ampio lo spiegamento delle forze dell'ordine, tra Carabinieri, Polizia Locale, Polizia di Stato, un reparto mobile della Questura, Capitaneria di Porto e Guardia di Finanza. In particolare sono stati fatti rimuovere degli striscioni esposti sul muraglione del borgo antico.