Cibo, musica, allegria: quando la Sagra del pesce sforna il tris
TERMOLI. Quando c’è da mangiare. Quando c’è la musica. Quando c’è la voglia di allegria le persone vanno a frotte alla sagra del pesce di Termoli perché in essa trovano il suddetto mix vincente che ti attrae ti seduce, del quale non puoi fare a meno. Un successo così palese che è stato deciso di triplicarne la durata: giovedì, venerdì sabato.
Quando c’è da mangiare. Il cibo attrae. Non è una novità. Potreste confermarlo a voi stessi utilizzando la memoria e constatare che qualunque prodotto sia il re al centro della festa (caciocavallo, porchetta, od altro) non manca mai la fiumana umana. Tutti, ma proprio tutti, conoscono bene ed hanno mangiato mille volte quel prodotto, attorno al quale ruota tutta la festa. Eppure ci vanno, come se fosse una novità.
Questa attrazione godereccia vale ancora di più per il pesce. Il prodotto ittico ha un suo fascino particolare ed infatti le persone al ristorante sono disponibili a pagare molto di più quando decidono di fare una cena a base di pesce.
Ma tornando specificamente alla sagra. Sabato la tradizionale frittura, venerdì totani e piselli, giovedì u’ sch-scill
Per le prossime edizioni suggeriamo una Sagra del Pesce con tre piatti/tipi di pesce diversi in tre giorni diversi oppure, se organizzati opportunamente, offrire tutti e tre i giorni tre tipologie di pesce. Il significato di sagra del pesce e la continuità della tradizionale festa sarebbero assicurate.
Occorre differenziare la sagra del Pesce di Termoli dalle altre, quali quella di Chioggia, Sant’Elia - Cagliari, Camogli, Bordighera etc.
Detto ciò: viva la sagra del pesce.
QUANDO C’È LA MUSICA. Ovunque c’è musica c’è aggregazione.
E non c’è bisogno di ricordare il famoso superconcerto di Woodstock per il quale si ritrovarono nel lontano 1969 migliaia e migliaia di giovani all’insegna della musica rock.
E non è difficile vedere oggi un bar ristorante (soprattutto al mare) con un cantante e tre musicisti che attrae clienti e non (ascoltatori abusivi).
E non è una questione di età. Ad una balera di decoro medio, ma di elevato entusiasmo creato dalla musica del liscio, decine di coppieimpegnano con passione le forze residue infischiandosene delle 6/7 decadi di primavere già vissute.
E non è un problema di tipologia di musica (melodica, rock, jazz, pop etc…)Ho visto persone anziane ferme in piedi ad ascoltare jazz e giovani in gruppo ad ascoltare canzoni di Modugno e Tenco.
Sul porto di Termoli, durante la sagra del Pesce, qualunque mix di musica venisse diffusa va bene. Perché la musica, in quanto tale, attira, seduce , aggrega persone.
QUANDO C’È VOGLIA DI ALLEGRIA. Dove c’è cibo e musica è automatico che ci sia allegria. Con la certezza quasi matematica del due più due fa quattro e della bollitura dell’acqua a 100°C. Quindi le persone che vogliono divertirsi che vogliono passare una serata allegra, senza fare alcun ragionamento serio razionale lucido, ma solo d’istinto partecipano ad una festa popolare. Sorrisi, risate e predisposizione a divertirsi.
CONCLUSIONE.
La sagra del Pesce è un evento importante (se pur dipendente dal meteo dai cui capricci ci si può liberare con la preparazione di opportune coperture). Il punto di partenza del suo circolo virtuoso è dato dalla terna cibo- musica- gioiache attira gente e questa determina il successodell’evento.
Le persone che si recano alla Sagra del Pesce sanno che in essa possono godersi la vita anche per sole tre o quattro ore e con poca spesa. Sanno di trovare quella miscela fatta di cibo musica ed allegria che se non è proprio la felicità, ma certamente gli assomiglia.