Via Udine e dintorni, resta il nodo delle acque meteoriche

Work in progress gio 12 settembre 2019
Attualità di La Redazione
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La zona di via Udine ©Termolionline.it
La zona di via Udine ©Termolionline.it

TERMOLI. Anche in via Udine, dopo via dei Mandorli, via dei Pruni, via delle Tamerici, ha assunto connotati di piena urbanizzazione.

«L’arco temporale che avevamo ottimisticamente presupposto fosse compreso in un paio di settimane si è protratto fino a lunedì 9 settembre, quando finalmente abbiamo visto riprendere i lavori di realizzazione della segnaletica in Via Udine. Il Comitato ha avuto la premura di seguire, come sempre, la realizzazione della segnaletica fornendo opportune indicazioni (data la conoscenza del territorio) alla ditta per l’ottimizzazione della stessa - riferisce il comitato - abbiamo nel frattempo ricevuto diverse interrogazioni sul perché i due tronchi di Via Udine non siano ancora “collegati”, data la presenza delle barriere di interdizione che costringono gli automobilisti a percorrere Via Trento, un tratto di Via Venezia e poi Via Udine per aggirare le barriere stesse. La ragione è relativamente semplice: mancano i pali di illuminazione della zona di incrocio, per cui percorrere il tracciato in condizioni di scarsa visibilità, nelle ore serali, comporterebbe dei rischi di incidente per la mancanza delle condizioni di sicurezza richieste dalle norme stradali. E ovviamente nessuno vuole che qualcuno possa farsi male per non attendere ancora qualche giorno: ci hanno infatti fatto sapere che la fornitura dei nuovi pali dovrebbe avvenire per la metà del mese corrente, ormai prossima.

Vogliamo nel merito esternare la contrarietà del Comitato alla rimozione delle barriere tra i due tronchi prima dell’installazione e la messa in funzione dell’illuminazione dell’area di incrocio, dato che si vociferava della eventuale possibilità di farlo. In questo caso sarebbe corretto rendere noti i nomi di chi poi si assume la responsabilità delle conseguenze di eventuali sinistri che ci auguriamo non si verifichino mai.

Quello su cui vorremmo però che si concentrasse l’attenzione degli addetti ai lavori è senz’altro lo smaltimento delle acque meteoriche nella parte di Via Udine lato Via Pertini, per il quale abbiamo nostro malgrado dovuto rilevare delle criticità ogni qualvolta ci siano state giornate di pioggia sostenuta, criticità che prima dei lavori non si verificavano. Vero è che l’intervento ha cercato di smaltire anche le acque dell’ultimo tratto di Via Venezia, che adesso convogliano verso Via Udine, ma col risultato che il recapito “finale” non riesce a smaltire il maggiore flusso idrico determinando l’allagamento del tratto stradale nell’intorno e dei giardini di lottizzazione che sono stati attraversati dalla condotta realizzata per l’evacuazione delle acque provenienti dalle caditoie di Via Venezia.

Ci hanno spiegato che tale recapito “finale”, rappresentato poi da un canale a scivolo che indirizza le acque verso la sottostante tangenziale andrebbe potenziato, ma con preventivo accordo con l’Ente proprietario. Da qui la necessità di concordare con esso la tipologia dell’intervento da porre in essere per smaltire i flussi di acque meteoriche senza che questi possano poi rappresentare pericolo per la circolazione veicolare in tangenziale.

Abbiamo appreso che i contatti con l’Ente proprietario (Anas sono stati resi rapidamente possibili per il tramite del solito “SuperMario” (il nostro Mario Orlando), che pare avere preso a cuore la pratica della messa in sicurezza delle strade di lottizzazione, e che senz’altro ci sta dando un validissimo aiuto. Dal colloquio intercorso tra lui, i responsabili dell’arteria stradale e il Direttore dei Lavori pare sia stata individuata una linea di intervento che dovrebbe portare alla risoluzione del problema, che noi ci auguriamo possa avvenire prima dell’arrivo della stagione autunnale. La situazione è stata ovviamente portata a conoscenza della nuova amministrazione che si è attivata per procedere a far effettuare ai componenti della Quarta Commissione Lavori Pubblici un sopralluogo nelle aree in intervento per le valutazioni del caso, che sappiamo fissato (salvo condizioni meteo avverse) per venerdì 13 settembre prossimo. Al sopralluogo come sempre sicuramente parteciperà qualche rappresentante del Comitato di Via Udine, anche solo per fornire indicazioni sulle criticità rilevate nel quartiere e conoscere le intenzioni dei componenti la commissione sul da farsi.

Vi terremo ovviamente informati sugli sviluppi dell’evolversi della situazione, come sempre».

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