Corsi e laboratori formativi per i docenti neoassunti o in passaggio di ruolo

La formazione gio 12 settembre 2019
Attualità di La Redazione
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Corsi e laboratori formativi per i docenti neoassunti o in passaggio di ruolo ©Web
Corsi e laboratori formativi per i docenti neoassunti o in passaggio di ruolo ©Web

ROMA. L’immissione in ruolo di un consistente numero di docenti, che avverrà all’inizio dell’anno scolastico 2019-20, rappresenta una scadenza importante per il nostro sistema educativo, che potrà avvalersi di nuove energie professionali, assicurando nel contempo il dovuto ricambio generazionale del corpo docente. Affinché questo evento risponda alle aspettative è necessario accompagnarlo con significative iniziative di formazione e di supporto, che consentano di inserire pienamente i docenti neo-assunti nella comunità professionale di prima assegnazione, offrendo loro il “senso” di una comunità che li sa accogliere e valorizzare. A tal fine è opportuno che il percorso di formazione e prova sia avviato tempestivamente, come del resto è avvenuto negli scorsi anni, anche in virtù di un modello formativo ormai consolidato e ben strutturato nelle sue diverse fasi.

1. La formazione dei docenti neo-assunti 2019-2020 Negli ultimi anni scolastici il modello di formazione per i docenti neo-assunti ha subito un profondo cambiamento, in relazione a quanto previsto dal D.M. 850/2015. Il percorso si è meglio articolato nelle sue diverse fasi di: incontri in presenza, laboratori formativi, osservazione in classe (peer review), attività sulla piattaforma on line, connessione con il periodo di prova. Determinante è risultato il ruolo del docente tutor, che affianca il docente nel percorso del primo anno con compiti di supervisione professionale. Significative, inoltre, appaiono le azioni che i neo-assunti devono compiere sulla piattaforma INDIRE, come l’elaborazione di un proprio bilancio di competenze e la costruzione di un portfolio di documentazione e riflessione sull’attività didattica. Molto positiva si è rivelata la possibilità del visiting (cioè di sostituire parte dei laboratori in presenza, con la visita “guidata” ad istituzioni scolastiche innovative). Queste motivazioni hanno suggerito di confermare anche per l’anno scolastico 2019-2020 le caratteristiche salienti del modello formativo, con alcune puntualizzazioni che possono ulteriormente qualificare l’esperienza formativa dei docenti neo-assunti e facilitare l’azione organizzativa dell’amministrazione e delle scuole. Viene confermata la durata complessiva del percorso, quantificato in 50 ore di impegno, considerando sia le attività formative in presenza (valorizzando una didattica di tipo laboratoriale), l’osservazione in classe (da strutturare anche mediante apposita strumentazione operativa), la rielaborazione professionale, mediante gli strumenti del “bilancio di competenze”, del “portfolio professionale”, del patto per lo sviluppo formativo, secondo modelli che saranno forniti da INDIRE su supporto digitale on line. Viene confermata la possibilità del visiting a scuole innovative, che prevede tuttavia la partecipazione di un contingente ridotto di docenti (su domanda) a scuole caratterizzate da un contesto professionale innovativo. Questa limitazione appare opportuna per mantenere a questa metodologia formativa il carattere sperimentale che la caratterizza e per acquisire ulteriori elementi di valutazione anche in considerazione di un’eventuale estensione ai docenti di ruolo già in servizio. Infine, per l’organizzazione dei laboratori formativi vengono suggeriti alcuni temi prioritari, salvaguardando comunque la flessibilità delle metodologie e dei tempi.

2. Conferma del percorso formativo per i docenti neo-assunti a) Incontri iniziali e di restituzione finale E’ opportuno che gli incontri iniziali di carattere informativo per i docenti neo-assunti, anche per gruppi differenziati, siano calendarizzati in ogni territorio a partire dal mese di ottobre 2019. Durante questi incontri verranno fornite indicazioni sulle diverse fasi del percorso di formazione e saranno illustrati i materiali di supporto per la successiva gestione delle attività. Le informazioni dovranno aiutare i docenti a meglio inserirsi nelle dinamiche della vita professionale, anche con indicazioni di carattere operativo (ad esempio, l’utilità di accedere ai benefici del sistema previdenziale Espero). E’ consentita, a richiesta, la partecipazione del docente tutor. Sarebbe utile affiancare alle informazioni tecniche, anche comunicazioni di sicuro valore culturale. Gli incontri potranno essere organizzati a diversa scala territoriale, secondo la programmazione stabilita dagli USR o dagli Uffici territoriali, d’intesa con le scuole polo (v. oltre). Per ciò che riguarda invece gli incontri di restituzione finale, si suggerisce di organizzare eventi di carattere professionale attraverso il coinvolgimento e le testimonianze dei diretti protagonisti degli eventi formativi (es. docenti partecipanti al visiting o a laboratori particolarmente coinvolgenti, tutor, dirigenti scolastici), oltre che esperti di sviluppo professionale e comunità professionale. Dovranno comunque essere adottate formule organizzative flessibili, per evitare generiche e improduttive assemblee plenarie. Il tempo da dedicare agli incontri iniziali e finali è pari a 6 ore complessive.

b) Laboratori formativi La struttura dei laboratori formativi (incontri a piccoli gruppi, con la guida operativa di un tutor-formatore) implica complessivamente la fruizione di 12 ore di formazione. Sulla base dei contenuti offerti, del livello di approfondimento, della dimensione operativa, potranno essere adottate soluzioni differenziate, con durata variabile dei moduli (di 3 ore, di 6 ore o più). Per gli argomenti da affrontare si rimanda alle tematiche previste dall’art. 8 del D.M. 850/2015. Appare prioritario dedicare una specifica attenzione ai temi dell’educazione alla sostenibilità (per la sua valenza trasversale). Al fine di sostenere tale attività sulla piattaforma Indire saranno messi a disposizione strumenti didattici utili per progettare materiali didattici sui vari temi e successivamente documentarli all’interno del proprio portfolio formativo e professionale nell’apposita sezione predisposta sulla piattaforma on-line.


Le scuole polo per la formazione, cui verranno assegnati i fondi per la formazione, potranno delegare l’organizzazione dei laboratori ad altre scuole del territorio che hanno un’esperienza consolidata nel percorso di formazione neoassunti o particolarmente esperte nella formazione su determinate tematiche (es. competenze digitali, inclusione, sostenibilità, etc.), fermo restando che le attività di rendicontazione dovranno essere comunque sempre effettuate dalla scuola polo.

c) Visite a scuole innovative A domanda degli interessati, e per un massimo di 3.000 docenti (distribuiti in base alla tabella in allegato A) saranno programmate, a cura degli USR, visite di singoli docenti neo-assunti o di piccoli gruppi, a scuole accoglienti che si caratterizzano per una consolidata vocazione all’innovazione organizzativa e didattica finalizzata a favorire il confronto, il dialogo e il reciproco arricchimento. Le visite, per il loro carattere “immersive”, dovranno essere capaci di suscitare motivazioni, interesse, desiderio di impegnarsi in azioni di ricerca e di miglioramento. Per la scelta delle scuole da visitare, si potrà fare riferimento a scuole con progetti innovativi riconosciuti o comunque validati dagli USR, al fine di far conoscere ai neoassunti contesti di applicazioni concrete di nuove metodologie didattiche, di innovazioni tecnologiche, di efficace contrasto alla dispersione scolastica. Determinante è la disponibilità della scuola prescelta nel mettere a disposizione durante la visita figure per un’accoglienza qualificata. Per l’individuazione dei docenti neoassunti partecipanti dovranno essere preventivamente resi pubblici i criteri adottati. Questa attività potrà avere la durata massima di due giornate di “full immersion” nelle scuole accoglienti, ed è considerata sostitutiva (in parte o in toto) del monte-ore dedicato ai laboratori formativi, per una durata massima di 6 ore nell’arco di ognuna delle due giornate.

d) Attività di peer to peer, tutoraggio e ruolo dei tutor e dei dirigenti scolastici Per ciò che concerne l’osservazione in classe rimane confermato quanto previsto dall’art. 9 del D.M. 850/2015. L’attività da svolgere a scuola è pari a 12 ore. In questo quadro, va valorizzata la figura del tutor accogliente che assicura il collegamento con il lavoro didattico sul campo e si qualifica come “mentore” per gli insegnanti neo-assunti, specie di coloro che si affacciano per la prima volta all’insegnamento. Il profilo del tutor si ispira alle caratteristiche del tutor accogliente degli studenti universitari impegnati nei tirocini formativi attivi (cfr. D.M. 249/2010); la sua individuazione spetta al Dirigente Scolastico attraverso un opportuno coinvolgimento del Collegio dei docenti. Ad ogni docente in periodo di prova verrà assegnato un tutor di riferimento, preferibilmente della stessa disciplina, area disciplinare o tipologia di cattedra ed operante nello stesso plesso. In ogni modo il rapporto non potrà superare la quota di tre docenti affidati al medesimo tutor. Al fine di riconoscere l’impegno del tutor durante l’anno di prova e di formazione, le attività svolte (progettazione, confronto, documentazione e l’eventuale partecipazione agli incontri iniziali e finali di cui alla lettera a) potranno essere attestate e riconosciute dal Dirigente Scolastico come iniziative di formazione previste dall’art. 1, comma 124 della L. 107/2015. Inoltre, apposite iniziative di formazione per i docenti tutor saranno organizzate dagli USR utilizzando quota-parte dei finanziamenti per attività regionali. Le iniziative, che potranno avvalersi della collaborazione di strutture universitarie o enti accreditati, metteranno al centro la sperimentazione di strumenti operativi e di metodologie di supervisione professionale (criteri di osservazione in classe, peer review, documentazione didattica, counceling professionale, ecc.). I Dirigenti Scolastici procederanno all’individuazione tempestiva dei tutor per i docenti in anno di formazione, prospettando loro gli impegni previsti (per cui si rimanda a quanto previsto nel D.M. 850/2015), tenendo conto degli impegni formativi complessivi per il personale. Anche per i docenti che devono ripetere un nuovo periodo di prova e formazione va prevista la nomina di un docente tutor, possibilmente diverso da quello che lo ha accompagnato nel primo anno di servizio. Si segnala il compito educativo e di orientamento, oltre che di garanzia giuridica, affidato al Dirigente Scolastico, in quanto la norma gli assegna la funzione di verifica e apprezzamento della professionalità dei docenti che aspirano alla conferma in ruolo. A tal fine si riconferma l’impegno del Dirigente Scolastico nell’osservazione e nella visita alle classi in cui i docenti neo-assunti prestano servizio. Analogamente si raccomanda un contatto frequente tra il Dirigente Scolastico e i tutor.

e) Attività sulla piattaforma INDIRE L’apertura dell’ambiente on-line, predisposto da INDIRE, avverrà entro il mese di novembre 2019, al fine di garantire una più ampia disponibilità della piattaforma ai docenti neoassunti. Le attività on-line vedranno alcune variazioni e semplificazioni di carattere editoriale, per assicurare il migliore collegamento tra le varie sequenze del portfolio e le attività in presenza. Viene confermato l'ambiente on-line pubblico in supporto ai diversi soggetti impegnati nella formazione, in modo da assicurare un’interazione tra i partecipanti alla formazione e le strutture responsabili dell’organizzazione. Si conferma il significato dell’attività on-line, non come attività a sé stante e fine a se stessa (che corrisponde forfettariamente a 20 ore di impegno), ma come strettamente connessa con le parti in presenza, per consentire di documentare il percorso, riflettere sulle competenze acquisite, dare un “senso” coerente al percorso complessivo. Si conferma, infine, che la presentazione del portfolio di fronte al Comitato di valutazione sostituisce l’elaborazione di ogni altra relazione.

3. Personale docente tenuto al periodo di prova e di formazione Si conferma quanto previsto dall’art. 2, comma 1 del D.M. 850/2015. Sono in particolare tenuti al periodo di formazione e prova tutti i docenti:

-neoassunti a tempo indeterminato al primo anno di servizio;

-assunti a tempo indeterminato negli anni precedenti per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione o prova che non abbiano potuto completarlo;

.che, in caso di valutazione negativa, ripetano il periodo di prova;

-che abbiano ottenuto il passaggio di ruolo.

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