Concorsi per i nuovi ginecologi ancora fermi, cresce il malumore
TERMOLI. Le battaglie sul Punto nascita di Termoli si vincono non solo in sede amministrativa, come è avvenuto nel corso degli ultimi mesi sia al Tar Molise che al Consiglio di Stato, ma soprattutto in corsia e nelle sedi opportune come l’Asrem.
Trascorrono le settimane, ci si avvicina man mano alla scadenza dell’8 aprile, giorno in cui ci sarà la discussione di merito sul provvedimento di chiusura disposto dal combinato Commissari-Asrem, ma nel reparto non arrivano altri medici, oltretutto scarseggiano anche ostetriche, infermiere e persino i portantini, come nelle altre divisioni interne all’ospedale San Timoteo di Termoli.
Durante la conferenza stampa postuma alla sentenza dei giudici di Palazzo Spada che hanno rigettato l’appello promosso dal commissario Giustini, Ministeri e a cui si è accodata la stessa Asrem, uno dei 4 moschettieri, Giuseppe Pranzitelli, ha lanciato un grido d’allarme, relativo allo stato di impasse dei concorsi per assumere i nuovi 6 medici ginecologi da redistribuire negli ospedali molisani, la cui buona parte dovrebbe essere indirizzata proprio a Termoli.
Ebbene, nonostante siano giunte le domande o manifestazioni d’interesse come vogliate chiamarle, a distanza di oltre due mesi dalla data del 5 agosto, non è stata ancora nominata la commissione che dovrà valutarli e selezionarli.
L’Asrem si trova nel guado, c’è il direttore sanitario Antonio Lucchetti che ora ricopre anche il ruolo di facente funzione del manager, visto che il direttore generale Gennaro Sosto si è trasferito in Campania, ma tutto questo non è e non deve essere un alibi.
L’appello che proviene dal territorio, dai cittadini, dagli attivisti e dagli amministratori, dalle mamme, è dare corso ai concorsi, non farli restare al palo. Ne va della sicurezza di tutti.