Un giorno di ottobre… lezione al Porto
TERMOLI. Un giorno di ottobre… lezione al Porto.
Un sole splendente ha reso ancora più luminosa l’uscita didattica delle classi V A e V B della Scuola Primaria Principe di Piemonte, primo passo di un percorso programmato nell’ottica di una vera coesione tra Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo Bernacchia.
La giornata scolastica ha avuto inizio con un incontro davvero interessante con la signora Fulvia Verlengia, madre di un’alunna di quinta nonché armatrice, la quale ha illustrato ai bambini, anche con l’ausilio di un video, la vita del pescatore, una sorta di backstage del piatto di pesce portato in tavola. E’ stato così possibile scoprire le fasi di un lavoro fascinoso e faticoso, antico e attuale, percepito da chi abita in un posto di mare come parte della propria identità ma non sufficientemente conosciuto. Un mestiere ancestrale che, benchè reso più moderno dall’evoluzione tecnologica, conserva intatto il senso del sacrificio di un tempo.
Quindi gli alunni, accompagnati dalle insegnanti Vanda Vidone, Mariateresa Colabella, Rosenza Maraia, Michelina Rizzella, Giusy Panichella, Maria Menadeo e Maria Cornacchione, si sono recati al porto dove hanno potuto prendere contatto diretto con questa realtà così importante per la nostra città: vedere i pescherecci, toccare letteralmente con mano i prodotti della pesca, visitare il mercato ittico. E proprio qui si è svolta la parte più coinvolgente della mattinata: i signori Francesco Catterino e Rocco Mangifesta, che curano le attività del mercato ittico,molto ospitali e disponibili, hanno spiegato ai bambini come il pesce, dai pescherecci, arrivi sui banchi di vendita, nel rispetto delle norme di igiene e di sicurezza alimentare. Il momento clou è stata la simulazione dell’asta, tramite la quale viene aggiudicato il pescato. Gli alunni, muniti di telecomando, hanno gareggiato tra loro per bloccare il prezzo e aggiudicarsi le cassette di pesce.
Prima di rientrare a scuola, c’è stato il tempo di fare un giro nel paese vecchio, per condividere l’emozione di uno scorcio panoramico, di un vicolo caratteristico, di un antico edificio.
Tutta l’esperienza fatta è negli occhi e nel cuore degli alunni. Ora tocca alle insegnanti favorire la rielaborazione delle conoscenze acquisite e delle sensazioni provate affinchè queste, attraverso attività creative, si traducano in reali competenze.
Buon lavoro!