Città e comunità sostenibili, la Fidapa a Borgotufi

Mele e dintorni lun 18 novembre 2019
Attualità di La Redazione
3min
Fidapa di Termoli a "Borgotufi" ©Fidapa Termoli
Fidapa di Termoli a "Borgotufi" ©Fidapa Termoli

TERMOLI. Si è svolto a Borgotufi presso Castel del Giudice, domenica 17 novembre, il Convegno della Fidapa sul tema “Città e comunità sostenibili”, riuscitissimo evento d’esordio della neo presidente della sezione di Termoli Angela Rusciano. Una trasferta nel luogo simbolo della eco sostenibilità in Molise, in un comune ai confini con l’Abruzzo posto a 800 metri di altezza nel cuore dell’Appennino centro meridionale, dove un nucleo rurale arroccato sulla montagna, diruto e abbandonato, è stato trasformato in borgo vacanze, con lecaratteristiche abitative di un albergo diffuso che coinvolge l’intero paese interessato, in un recente passato, al doloroso fenomeno dello spopolamento.

L’idea di un progetto di recupero attorno al quale ruota un sistema integrato di economia inclusiva coniugata alle politiche di sostenibilità, fanno oggi di questo comune, un vero modello circoscritto nell’ambito di un territorio di cui si è recuperata la specificità non solo nel riutilizzo dei materiali preesistenti e della pietra locali, il tufo, impiegato nella ricostruzione delle cascine, delle stalle e degli ambienti, ma anche attraverso la piantumazione di specie arboree autoctone, in terreni agricoli incolti, posti a valle.

L’articolazione del progetto che ha dato vita ad una Società di trasformazione urbanae le relative fasi di realizzazione, sono state illustrate dal sindaco Lino Gentile che anche in virtù della continuità amministrativa, ha potuto portare a completamento l’importante obiettivo prioritariamente teso ad unaripresa produttiva che drenasse il flusso dello spopolamento, incoraggiando i cittadini a rimanere nel territorio mettendo a frutto le risorse disponibili,favorendoil turismo in luoghi vocati dalla natura, dalla riqualificazione urbana e dalla nuova destinazione d’uso.

Delle specificità fruttifere impiantate negli oltre 35 ettari di terreni circostanti ha parlato il dottore in scienze agrarie Michele Tanno, fondatore dell’Arca Sannita eautore del libro Frutti antichi del Molise, che ha incantato la platea con la proiezione del ricco repertorio fotografico delle oltre 75 varietà di mele autoctone che hanno dato vita al museo naturale e al marchio Melise.

Una mattinata ricca di spunti e di riflessioni sulla promozione della cultura della sostenibilità, vero traguardo delle politiche dello sviluppo nei prossini dieci anni.

Una diretta di esempi dal vivo, annunciati nel discorso di apertura dalla presidente Rusciano che ha inteso sviluppare l’argomento del tema nazionale del sodalizio, coinvolgendo le socie di Termolie delle sezioni del Molise, di Campobasso, Larino, Isernia, presenti ciascuna con una propria delegazionee le associazioni di Termoli come l’Archeoclub con il suo presidente Oscar De Lena, l’Associazione La Casa del Libro, La Banca del Tempo e l’Associazione Kamastra.

Al convegno ha apportato un proprio contributo di idee e informazioni la presidente del Distretto Sud Est Anna Maria Elvira Musacchio chenel discorso conclusivo haposto l’accento sulle finalità del tema nazionale Fidapa nel biennio 2019-21 e dell’impegno ad hoc delle sezioni. L’evento così come è stato organizzato, ha coinvolto la folta platea e ha suscitato interesse e curiosità negli intervenuti accolti nella sala conferenze del Borgo e di seguito nel salone ristorante della Spa. Qui la” leggendaria” cuoca Melina Tanno, ha allestito una tavolata di delizie autunnali e pietanze della tradizione locale.Il tutto in unlemboscosceso del versante montuoso di un paese di poche centinaia di anime, affacciato sul fiume Sangro, in passato appartenuto al Caldora e poi ai D’Alessandro, fino a confluire nel percorso della storia del Regno e della Repubblica italiana. Oggi, testimone del riscatto di un agglomerato agricolo, magicamente trasformato in comune virtuoso anche grazie all’iniziativa europea “ Smart Village che- come ha precisato il sindaco- mira a trasformare le realtà rurali abbandonate,in luoghi innovativi e sostenibili, incentivando l’agricoltura di qualità, diminuendo gli sprechi energetici e migliorando la rete dei trasporti”.

La denominazione comune virtuoso è stata riconosciuta a Castel del Giudice, dall’omonima Associazione Nazionale e ha meritato al sindaco Lino Gentile l’attribuzione del premio “Angelo Vassallo” di Legambiente e Anci, per aver contribuito a sviluppare un modello di pianificazione basato sulla compatibilità ambientale e sulla partecipazione collettiva dei cittadini nel rispetto dei beni comuni.

(Fernanda Pugliese giornalista addetto stampa del sodalizio e direttore responsabile rivista Meteora, periodico dell’Associazione).

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