Trivelle Edison, prosegue il braccio di ferro col Comune: impugnata l'ultima sentenza

Che rospi lun 18 novembre 2019
Attualità di La Redazione
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Campo petrolifero Rospo Mare ©TermoliOnLine
Campo petrolifero Rospo Mare ©TermoliOnLine

TERMOLI. Ci sarà anche in Commissione Tributaria Regionale un nuovo round sulla vertenza tributaria che vede contrapposti Edison e Comune di Termoli.

Non ci sta, infatti, la giunta Roberti a vedersi sottrarre una base imponibile corposa, quella relativa alle piattaforme petrolifere di Edison.

Con sentenza n. 375/2019 del 3/06/2019 depositata il 07/10/2019 la Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso, richiamando la motivazione della sentenza n. 275/02/2019, ritenendo di aderire alla consulenza tecnica d’ufficio, con al seguente motivazione “esaminata la cartografia nautica ufficiale, effettuati i calcoli e le verifiche per la determinazione di angoli e distanze sulla costa ed in mare, effettuate tutte le rappresentazioni e restituzioni grafiche utili, individuati i campi di mare ricavati secondo i criteri seguiti dai giudici nell’applicazione delle norme in materia di delimitazione di spazi marittimi, ha concluso che nessuna delle piattaforme Edison né il serbatoio galleggiante Alba Marina ricade nella perimetrazione delle acque del mare per il Comune di Termoli.

Come riscontrato, invece, e supportato dagli elaborati grafici allegati, le piattaforme petrolifere Rospo Mare A, Rospo Mare B, e il serbatoio galleggiante Alba Marina ricadono nella perimetrazione delle acque del mare territoriale attribuiti al Comune di Petacciato e la piattaforma Rospo di Mare C ricade nella perimetrazione attribuita al Comune di Montenero di Bisaccia. Il Collegio, quindi, condividendo il contenuto e le conclusioni della Ctu espletata, accoglie i ricorsi e per l’effetto annulla gli avvisi impugnati, facendo seguire alla soccombenza la condanna al pagamento delle spese di giudizio.

Per l’amministrazione di via Sannitica «sussistono ragioni di opportunità per la proposizione dell’impugnazione della sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso, promuovendo giudizio di appello dinanzi alla Commissione Tributaria Regionale di Campobasso anche a tutela del corretto operato dei competenti uffici dell’Ente; l’entità del valore di causa e la pendenza di altri contenziosi, in difese fasi e gradi di giudizio, relativi alle annualità precedenti, rendono opportuno il conferimento dell’incarico in questione ad un professionista esterno esperto in materia; al fine di rappresentare gli interessi dell’Ente e per la migliore difesa degli stessi è opportuno autorizzare il sindaco pro tempore a promuovere l’impugnazione in parola».

E’ stato incaricato l’avvocato aquilano Ferdinando D’Amario.

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