Percorsi di musica sacra: 10 anni di valorizzazione nella diocesi Termoli-Larino

Note di merito mer 20 novembre 2019
Attualità di La Redazione
5min
Percorsi di musica sacra: 10 anni di valorizzazione nella diocesi Termoli-Larino ©Termolionline.it
Percorsi di musica sacra: 10 anni di valorizzazione nella diocesi Termoli-Larino ©Termolionline.it

TERMOLI. L’incontro di domenica scorsa a Termoli sulla musica sacra è avvenuto a due lustri di distanza dall'avvio di un percorso virtuoso. A raccontarlo è Paolo Tarantino, responsaile di sezione alla dioceso di Termoli-Larino.

«Sono trascorsi dieci anni, imfatti, da quando la nostra diocesi ha iniziato il percorso di valorizzazione della musica sacra, sostenuto e incoraggiato dal nostro vescovo, monsignor Gianfranco De Luca. Una sfida ardua e non sempre facile; un cammino costellato di momenti di gioia, fratellanza, studio, tanta musica, ma anche con qualche, fisiologico, momento di stanchezza e difficoltà: è il bello del non pensare semplicemente all’hic et nunc, al semplice “evento”, ma di avviare un progetto che come tale guarda lontano! È la bellezza delle cose grandi, che richiedono impegno, lavoro, costanza, fiducia, coraggio, passione, fede, condivisione.

Un ringraziamento va a quanti hanno reso possibile tutto ciò, a tutti coloro che hanno partecipato alle innumerevoli iniziative messe in campo in questi anni: concerti, rassegne corali, celebrazioni, giornate studio, Dies Musicae Sacrae e l’annuale Settimana Liturgica.

Grazie all’impegno di quanti tra direttori, coristi, musicisti, parroci hanno contribuito nel corso degli anni a rendere concrete e vive queste occasioni si è vista una graduale crescita della consapevolezza del ruolo importante che la musica sacra ha nella vita di ogni comunità cristiana e sempre più si è fatta presente nelle coscienze l’idea che chi svolge questi ruoli in ambito liturgico-celebrativo compie un vero e proprio atto ministeriale: la parola “ministero”, in relazione al canto sacro, si è fatta sempre più strada nella nostra realtà diocesana.

La nascita del Coro Diocesano ha segnato l’inizio di questo percorso: coristi di parrocchie differenti, provenienti da diversi paesi, si sono uniti ed incontrati per prestare la loro voce al servizio delle celebrazioni diocesane. Il grande lavoro che richiede una struttura di questo genere ha portato, nel tempo, oltre che ad una crescita personale, spirituale e tecnica, di coloro che vi hanno preso parte, anche alla condivisione di idee che poi ognuno dei cori aderenti ha riportato e declinato nella propria realtà parrocchiale: l’idea che si cresce assieme, nell’incontro, e che ciò che si riceve lo si ridona nel tornare alla propria comunità ha incoraggiato una visione diocesana del ruolo svolto dai singoli cantori, direttori di coro ed organisti.

Nel tempo, attraverso collaborazioni ed interscambi, alcuni concetti hanno iniziato a trovare terreno fertile per crescere: prima fra tutte proprio l’idea di ministerialità. A questo va aggiunto un aspetto non secondario: la ricchezza dei rapporti umani instaurati nei tanti momenti di incontro, perchè il canto è un fatto sociale che educa sia all’unione delle voci ma anche all’unione dei cuori. Fiore all’occhiello di questa svolta è stato indubbiamente l’Istituto Diocesano di musica sacra.

La collaborazione di docenti che hanno creduto nel progetto ed hanno messo a disposizione la loro professionalità, competenza, il loro tempo, ha permesso di iniziare a formare, secondo quelle che sono le norme e le indicazioni del Magistero, persone capaci di mettere le innumerevoli nozioni apprese al servizio della liturgia: il ministero esige la preparazione e lo studio oltre alla vocazione. Un ringraziamento particolare va, dunque, anche ai nostri studenti che con passione, dedizione e sacrificio dedicano il loro tempo allo studio: Solfeggio, Armonia, Organo, Improvvisazione, Canto, Latino, Musicologia liturgica, Pastorale della Musica, Canto Gregoriano, Direzione di coro, Salmodia, sono solo alcune delle materie che, in relazione al percorso formativo scelto, i discenti affrontano negli anni di formazione. La perizia e la professionalità raggiunta nel settore della Musica Sacra rende gli studenti di ieri, oggi e domani una vera e propria risorsa per le nostre comunità.

Alcuni tra loro hanno già iniziato un’attiva collaborazione con l’Istituto stesso, svolgendo al suo interno ruoli ben definiti e curandone anche alcuni aspetti organizzativi; altri collaborano ad importanti progetti portati avanti dal Centro Pastorale per la Vita Spirituale e la Liturgia come il Santorale Diocesano, l’Innario, il progetto di ricerca sulla prassi liturgico-musicale nei secoli in diocesi, etc...; altri ancora hanno iniziato percorsi specialistici come quelli per lo svolgimento dell’attività concertistica. Di particolare rilievo la formazione di organisti capaci, oltre che di svolgere correttamente la propria funzione in ambito celebrativo, anche di eseguire concerti con i tanti organi di cui la diocesi dispone. Proprio per questo è stata istituita la figura dell’Organista titolare cui i nostri studenti possono aspirare per prendersi cura dei nostri organi a canne. Infine da quest’anno l’Istituto si occupa anche della formazione di bambini per avviarli allo studio del canto e/o dello strumento.

Numerose realtà, istituzionali e non, hanno manifestato interesse per quanto stava e sta ancora avvenendo, sotto questo aspetto, nel nostro territorio e, d’altra parte, il Centro Pastorale per la Vita Spirituale e la Liturgia ha sempre incentivato lo studio presso università ed istituzioni musicali statali, pontificie o estere e la partecipazione degli studenti più meritevoli a concorsi di musica in altre parti d’Italia.

Cinque anni fa si è voluto sottolineare ancora di più la ministerialità del canto sacro attraverso una celebrazione durante la quale il nostro Vescovo rinnova il mandato ai direttori di coro presenti, ed i coristi e gli strumentisti rinnovano il loro “sì” allo svolgimento del servizio a cui sono chiamati. Un appuntamento suggestivo ed importante, che si ripete annualmente, dove le voci di cori diversi si uniscono assieme per lodare il Signore per il dono ricevuto che, parafrasando le parole di Papa Francesco, è quello di essere voce qualificata di spiritualità, di comunione, di tradizione e di cultura liturgica per aiutare la partecipazione ai divini misteri attraverso l’arte musicale.

Lo scorso anno questa celebrazione è stata arricchita dall’istituzione, da parte del Vescovo, della Cappella Musicale della Cattedrale di Santa Maria della Purificazione a Termoli, ad imprimere ancora di più nella memoria storica della nostra diocesi il desiderio di una vera ars celebrandi. Molto è stato fatto, ma molto altro è da farsi. Per questo è necessaria ancora di più la collaborazione e l’unione delle forze di tutti coloro che vorranno esserci nel prossimo futuro.

Grazie, quindi, a quanti hanno dato in questi anni il loro contributo, a quanti ancora continuano a lavorare e a collaborare fattivamente, a quanti sono stati e sono presenti nei tanti appuntamenti annualmente proposti. Grazie anche a coloro che sceglieranno di iniziare ad essere parte di questo progetto, anche solo con il sostegno e la presenza o intraprendendo una o più delle tante strade aperte che abbiamo solo iniziato a percorrere.

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