Colloqui sulla democrazia, a Termoli il docente Luiss Lorenzo Infantino

Leo...ni dom 01 dicembre 2019
Attualità di Graziella Vizzarri
4min
Colloqui sulla democrazia ©Termolionline.it
Colloqui sulla democrazia ©Termolionline.it

TERMOLI. Continua l’attenzione alle attività di informazione inerenti temi culturali e politici nella cittadina termolese.

Si è tenuto lo scorso venerdì un primo incontro inerente il Festival “Colloqui sulla democrazia”, l’’iniziativa, promossa dal Leo club Termoli e cofinanziata dal Lions Club Termoli Host, ha ospitato presso la sala incontri della Caritas dell’Istituto Gesù e Maria nel borgo Antico, Lorenzo Infantino, professore ordinario di filosofia delle scienze sociali dell’Università Luiss Guido Carli.

Lorenzo infantino è tra i massimi esperti in Italia del pensiero di Von Hayek, fondatore della scuola di Liberalismo e scrittore di più di venti opere su economia, diritto e società; la sua presenza a Termoli ha destato forte interesse cittadino che si è espresso in una sala gremita. Dopo l’introduzione del presidente del Leo club di Termoli Alberto Mastrangelo e il saluto di Thomas Freda presidente del Lions Club Termoli Host, il professore presente con il suo ultimo capolavoro dal titolo “Cercatori di libertà”, ha narrato, al pubblico attento, in maniera chiara e propedeutica ad una diffusione informativa il pensiero liberale: dalla tradizione dei moralisti scozzesi, di David Hume e Adam Smith alla Scuola Austriaca, di Carl Menger, Ludwig von Mises e Friedrich A. von Hayek. Il professore Infantino nel suo percorso di vita ha dato un forte impulso alla diffusione delle idee dei summenzionati giganti del pensiero e ha prodotto importanti contributi sull’evoluzionismo sociale e del potere.

Districandosi tra gli autori del pensiero liberale ed evidenziando la domanda intelligente di comune dominio: il chiedersi il come possiamo organizzare le Istituzioni, Infantino, ha espresso il concetto della perfezione che non esiste e non esistono uomini che possano mettere in atto un’azione miracolosa e risolutiva. Si è poi spostato sulle norme morali asserendo che esse nascono dall’interazione tra individui che, nell’azione producono regolamenti necessari alla convivenza.

Quindi, abbattendo il mito del legislatore quale fautore di norme morali in grado di regolamentare la società, riconduce l’attenzione sull’individuo che pone in essere una serie di azioni dettate dalla propria conoscenza. Pertanto, ognuno nella condizione locale sa più del migliore legislatore perché possiede la conoscenza di tempo e di luogo che può cambiare da un momento all’altro dando vita ad altre condizioni. Quindi, il legislatore, diventa una figura inefficiente nel dotare il territorio di norme, affermazione che trova riscontro nel concetto fortemente caldeggiato dal professore”siamo tutti ignoranti e fallibili”, nozione di uguaglianza.

Infantini, si è molto soffermato anche, sul pensiero del diritto:una norma generale e astratta, ma strumento fondamentale per convivere con altri. In realtà, ha continuato, è un sistema di precedenza che ci permette la coesistenza andando a regolarizzare la compatibilità nonché, delimitando gli ambiti di autonomia. Questo va a rafforzare il concetto di uguaglianza e il potere della scelta individuale rispettando le suddette procedure. Qui, però, viene meno il concetto del bene comune perché esso, asserisce il professore, non è una meta collettiva, ma mete individuali: il destino comune ci viene imposto da uno Stato totalitario, invece lo scudo protettivo del diritto e norme morali ci permette di poter interagire anche con sconosciuti tutelando il pensiero individuale, quale azioni per la collettività. Cooperare con gli altri, quindi, professando il diritto prende il nome di società aperta. In un contesto tale l’ individuo mobilita la propria conoscenza e risorsa e innesca altresì, un procedimento di esplorazione dell’ignoto e di correzione dell’errore. Questa azione va a migliorare la società, ovvero, la cooperazione degli individui dando merito all’essenza dell’azione stessa: tutto ciò che ci umanizza è il rapporto con gli altri.

Spostando l’attenzione sul potere politico, Infantino, ha esposto quanto possa inficiare, la richiesta di intervento politico, la vita della democrazia costruendo aree di crisi importanti. In una società dinamica ove le professioni cambiano velocemente bisogna non farsi prevaricare dai timori e vedere opportunità nei cambiamenti, pensando al capitale come idee che vanno mobilitate positivamente. Il bene comune, essendo un’insieme di condizioni ha bisogno di azioni di benessere individuali che diventano a loro volta collettive, motivo per cui prende corpo inizialmente il pensiero dell’individualità. Una società aperta, come già asserito, permette di aiutare chi verte in condizioni indigenti ossia allocazione competitiva delle risorse, che non va lasciata fare alla politica altrimenti si va a compromettere il procedimento esplorativo. In un mercato dinamico, chiude Infantino, non vi è certezza di potere economico permanente, il mio dovere, ha aggiunto, è quello di fornire informazioni giuste affinché le nuove generazioni possano cambiare le condizioni attuali con l’espressione del voto individuale. Dubbi e certezze in un incontro schietto per spronare alla riflessione, per ottemperare, inoltre, scelte concrete nei confronti di una politica a misura d’uomo e della società con cui si interfaccia.

Un’ottima iniziativa promossa dai giovani appartenenti al Leo club di Termoli, tanta voglia di informarsi e condividere con la comunità strumenti informativi a carattere culturale-politico per una maggior interpretazione della situazione o meglio del dissesto politico attuale.

Galleria fotografica

TermoliOnline.it Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 02/2007 del 29/08/2007 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Emanuele Bracone

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Termolionline.it. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione