Nel Natale dei presepi di Papa Francesco sparisce la mostra al Castello Svevo
TERMOLI. Proprio nell’anno in cui Papa Francesco lancia il messaggio e invita tutti a realizzare i Presepi in ogni dove, case, scuole e non solo, a Termoli chiude i battenti una delle manifestazioni più attese, la mostra dei presepi artistici nel Castello Svevo, curata dall’associazione Amici del Borgo Vecchio.
Dopo 20 anni non si terrà più.
In effetti il presidente dell'Associazione Amici del Borgo Vecchio, l'architetto Salvatore Marinucci lo scorso 6 gennaio 2019 al momento delle premiazioni dei presepisti della 20^ Edizione ci disse, pubblicamente, che con ogni probabilità quella che stava chiudendosi con i premiati, sarebbe stata l'ultima edizione.
L’allora vice sindaco Maricetta Chimisso e tutti i presenti cercarono di farlo dissuadere da questa idea, invece anche se ha davvero sofferto per prendere questa decisione alla fine lui e i suoi più stretti collaboratori, hanno gettato la spugna.
«Ho dovuto per forza di cose lasciare, per motivi principalmente di salute, ma soprattutto perché non siamo riusciti a produrre un ricambio generazionale. Io, i miei amici del borgo, a parte il fatto che per questa mostra si lavorava da un anno all'altro, ma nel mese di dicembre e fino al 6 Gennaio quando c'erano le premiazioni, davvero eravamo in full immersion quasi H24, per organizzare il tutto, presepisti, premi, giurie di esperti e popolare, e tante altre cose che ci facevano dimenticare famiglia e quant'altro, per 20 anni i soliti noti dell'Associazione, eravamo per tutto il mese di dicembre a Natale e Capodanno dovevamo stare qui e accogliere i visitatori e come abbiamo potuto parlarne, sono stati in crescendo anno dopo anno in queste 20 edizioni negli ultimi anni eravamo arrivati molto molto di più delle 10.000 presenze decretando un successo senza precedenti per la nostra creatura, quindi questo può farvi capire come sto soffrendo dentro di me nell’aver dovuto prendere insieme a tutti i miei amici dell'Associazione questa decisione di finire qui la Mostra dei Presepi».
«Per ora non ci sto pensando – prosegue Marinucci - di sicuro ci penserò nel periodo in cui la mostra era allestito e immagino di sapere come sarà il mio stato d'animo, soprattutto perché questo è il primo anno, forse per distrarmi andrò a farmi una vacanza con mia moglie, visto che per due anni anche lei e tutta la famiglia si è dovuta sacrificare seppur con piacere».
Possibile che non ci sia modo per raccogliere l’eredità di una rassegna che ormai aveva raggiunto dopo 20 anni una stabilità e conferme di successo che andavano aldilà dei confini cittadinie possiamo dire regionali, arrivando addirittura un anno al Quirinale, ecco perché pensiamo che la mostra dopo che giustamente chi l'ha creata dopo 20 anni comunque faticosi ha dovuto lasciare per molte problematiche insorte, ci auguravamo che era qualcosa che ormai facesse parte del patrimonio cittadino e quindi come patrimonio culturale notevole era da salvare o almeno provare a farlo.