Comitati sfilano davanti alla Commissione, sanità rovente

Vis a vis mer 04 dicembre 2019
Attualità di La Redazione
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IV Commissione a Palazzo D'Aimmo ©Termolionline.it
IV Commissione a Palazzo D'Aimmo ©Termolionline.it

CAMPOBASSO. Riunitasi questa mattina la IV commissione regionale con l'audizione di tutti i comitati sulla sanità presenti in Regione. All'ordine del giorno il Piano Operativo Sanitario della Regione che però, nessuno dei convocati aveva ricevuto in allegato alla convocazione tanto che molti hanno evidenziato un difetto della stessa. Presenti in massa i consiglieri del Movimento 5 Stelle, la consigliera Filomena Calenda, grande assente il Presidente Toma. Le audizioni sono comunque andate avanti ed i comitati hanno effettuato i propri interventi sulla base di bozze del Piano Operativo Sanitario non ufficiali e che circolano in rete.

Tutti i comitati hanno messo in luce le enormi criticità del Piano Operativo a partire dalla rete di emergenza-urgenza e con forza gli stessi hanno richiesto che fossero ripristinati i punti di Primo Intervento a Larino e Venafro. Altro argomento che ha suscitato e provocato gli interventi di molti è stato lo squilibrio di budget nella Regione Molise tra la sanità privata e pubblica. In particolare, il Comitato Pro Cardarelli ha messo in luce la sofferenza della sanità pubblica sostenendo che, fino a quando le percentuali di riparto dei posti letti saranno il 60% al pubblico e il 40% al privato, la sanità pubblica sarà sempre in sofferenza.

E' stato puntualizzato il discorso sul recupero della mobilità passiva solo se si potenziano gli ospedali pubblici di confine, mentre la mobilità attiva in questo momento va solo a beneficio della sanità privata che va a drenare liquidità alle casse del fondo regionale provocando mancanza di liquidità e debito sanitario. Questo quanto venuto fuori dal dibattito odierno sul tema sanità terminato con una considerazione che va a criticare l'operato non solo dell'odierna amministrazione regionale ma anche delle due precedenti: dopo dodici anni di piano di rientro come mai i debiti della sanità non si riescono a riequilibrare? E qualcuno, in assemblea, ha voluto aggiungere il dubbio se questa cosa sia voluta o meno.

La IV Commissione consiliare, presieduta dal suo Presidente Filomena Calenda, nella seduta di questa mattina ha audito i Comitati civici del settore sanitario. L’iniziativa si inquadra nell’ambito dell’impegno, affidato alla Commissione dal Consiglio regionale, di svolgere un’indagine conoscitiva sull’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario, ma anche nell’ottica –spiegata dal Presidente Calenda – di raccogliere dai Comitati e dagli Ordini dei Medici di Campobasso e Isernia (anch’essi presenti) istanze, suggerimenti e proposte da porre all’attenzione dei Commissari del Governo per il deficit sanitario, che saranno ascoltati dai Gruppi regionali nella mattinata del 10 dicembre prossimo. Presente all’incontro anche il Presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone, che ha invitato i rappresentanti dei Comitati e degli Ordini dei Medici provinciali a partecipare all’incontro di martedì 10, alla conclusione del quale, nel pomeriggio seguirà anche una seduta monotematica del Consiglio regionale sulla sanità. Ciò al fine di condividere l’incontro, a dimostrazione di come l’Assemblea voglia trattare la tematica a porte aperte e con la massima partecipazione dei cittadini, che potrà essere assicurata anche attraverso la presenza degli organi di informazione, anch’essi invitati all’evento. Micone ha poi voluto dare notizia di aver chiesto ai Commissari, per svolgere un confronto massimamente informato, di avere copia del redigendo Piano Operativo Sanitario da distribuire ai partecipanti all’incontro, ricevendo però dal sub Commissario Grossi una risposta negativa, in quanto l’atto sarebbe in via di definizione e comunque posto all’attenzione dei Ministeri competenti.

“Nella stesura del POS 2019-2021 – ha detto ancora nell’introduzione dei lavori il Presidente Calenda- ogni azione è mirata all’ottenimento degli obiettivi programmati, alcuni dei quali però, sembrano essere indirizzati alla rimodulazione e, purtroppo, al ridimensionamento dell’offerta sanitaria regionale. In questi mesi i Comitati hanno evidenziato delle criticità che a loro dire insistono in materia di sanità, cercando di sensibilizzare oltre all’opinione pubblica, già particolarmente attenta a riguardo, il Governo nazionale, che ha poi designato i Commissari esterni. Di qui –ha concluso la Calenda- l’attività di ascolto di oggi che serve alla Commissione per le sue determinazioni e agli stessi Commissari che riceveranno nostro tramite le posizioni espresse dai nostri interlocutori odierni, che ringraziamo per la presenza”. I vari rappresentanti dei Comitati, come pure gli esponenti degli Ordini provinciali dei Medici, hanno apprezzato l’iniziativa di ascolto intrapresa dalla Commissione, e quindi dall’Assemblea Consiliare, evidenziando una serie di problematiche che attanagliano la sanità regionale a livello centrale e territoriale. Nei vari interventi è emersa la richiesta di non depauperare i territori disagiati, a rischio spopolamento o con caratteristiche orografiche difficili, con la riduzione, se non a volte il taglio, di servizi importanti come quelli per la gestione dell’emergenza-urgenza, o relativi ai punti nascita, alla rianimazione, alla senologia ecc.

Per alcuni, a loro dire, le attività poste in essere da qualche tempo a questa parte della ASREM, hanno mirato ad attuare la parte del POS 2015- 2018 relativa ai tagli o ai ridimensionamenti e non quella concernente l’implementazione dei servizi o una loro trasformazione e ampliamento. Mentre per il POS 2019-2021, sia gli Ordini dei Medici che i Comitati, hanno stigmatizzato la mancanza di un’azione di ascolto, da parte di chi lo sta redigendo, degli operatori della sanità e dei territori, al fine di addivenire ad un provvedimento capace di concretizzare azioni e servizi in grado di assicurare il diritto alla salute dei cittadini molisani, ovunque essi risiedono. Tutti hanno convenuto sulla necessità di chiedere una deroga alle previsioni del Decreto Balduzzi, che nella sua applicazione pratica al territorio molisano genera problematiche particolarmente incisive per le peculiarità demografiche e strutturali che lo caratterizzano. Come pure ciascuno, a prescindere dalle rispettive provenienze e mission dei comitati, hanno rilevato la necessità di potenziare la rete di emergenza-urgenza, valorizzando i presidi e le professionalità già presenti sul territorio e rendendoli funzionalmente collegati ad un’idea di sanità che vada incontro alle esigenze dei cittadini, delle loro diverse fasce di età e delle differenziate condizioni di salute in cui si trovano. Ciò anche in considerazione di una rete viaria che registra particolari criticità che possono compromettere il buon esito di interventi sanitari tempestivi richiesti dalla popolazione. Presenti all’incontro, oltre ai Componenti della Commissione Calenda, Manzo, Matteo, Primiani e Pallante, i Consiglieri Romagnuolo A., Romagnuolo N.E., Greco, Nola, De Chirico, Iorio e Cefaratti.

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