Un successo oltre ogni aspettativa per il recital natalizio «Natale a Tèrmele»
TERMOLI. Non avevamo il minimo dubbio di vedere il cinema Sant'Antonio gremito in ogni suo posto a sedere, ma c'erano molte persone anche in piedi per assistere al recital Natalizio "Natale a Tèrmele", con le più belle canzoni di Natale tradotte in Termolese da Nicola Palladino.
L'evento è stato organizzato dall'Università delle tre età, infatti la collaborazione di Nicola con l'Unitre dura da diversi anni, ed insieme per la cittadinanza hanno allestito diversi spettacoli culturali dove l'arte, la musica, la poesia e anche il divertimento hanno dato voce alla sua chitarra con modulazioni ora dolci, ora pacate, ora struggenti. Nel presentare lo spettacolo Nicola ha detto: "In tanti anni di musica ho scritto più di 50 canzoni di Natale originali, ma questa esperienza mi mancava! Ho scoperto che la lingua di Termoli ha una notevole musicalità e il risultato del mio lavoro, la canzone che dà il nome alla raccolta è l'unica inedita, è il mio regalo di Natale per quest'anno."
La presidente dell'Università delle Tre età, la signora Maria Luciani, si è detta molto soddisfatta per questo lavoro natalizio di Nicolino. Durante la bella serata c'è stato anche un intermezzo con un ospite di riguardo arrivato direttamente da Scapoli, e quando si parla di Scapoli, visto che siamo a Natale, non possiamo che pensare allo Zampognaro. Infatti Scapoli è la patria della zampogna e a suonarla è stato il maestro Franco Izzi, il quale, dopo le canzoni di Nicola, con le note della zampogna ci ha fatto piombare in un presepe immaginario. Ad accompagnare Nicola un gruppo di amici che lo segue dovunque e che sono: Rita Palladino, Andrea De Gregorio, Antonio Di Lorenzo, Piera Di Clemente, Lucia Zanapa, Michele Criasia, Pina Cupone, Fiora Geminiana, ed in alcuni brani ha partecipato con scenografie coreografiche la scuola Athenoeum di A. Laura De Gregorio.
Da oggi avremo quindi la versione termolese dei canti tradizionali di Natale: "Jingle Bell" che diventa "Jamm bell", "Tu scendi dalle stelle" si trasforma in "Quanta stelle stanotte". Insomma, la letterina di Natale questa volta è stato Gesù Bambino a scriverla a Nicolino, e ha prodotto i suoi effetti: Nicola ha soddisfatto il bambinello, perché traducendo i famosi canti natalizi ha colmato un vuoto, in quanto Termoli era l'unico paese che non aveva in dialetto i canti natalizi popolari, e siamo certi che le tante persone che erano presenti al cinema Sant'Antonio sono andate via molto soddisfatti e pervase dallo spirito natalizio.