Sanità, «Il Molise ingaggi una battaglia vitale!

L'offensiva lun 09 dicembre 2019
Attualità di La Redazione
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Carta canta ©Termolionline.it
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TERMOLI. Ormai è battaglia quotidiana sulla sanità e in Molise una battaglia vitale si può fare anche da soli!

«Dalla risposta dei Ministeri della Salute e dell’Economia e Finanze, alle rimostranze espresse dalla nostra regione per il mancato articolo di rivisitazione e modifica del DM 70/2015 nell’ultima bozza del Patto per la salute 2019/21, si rileva che le regioni non hanno mai fatto richiesta esplicita», riferisce il presidente del comitato San Timoteo, Nicola Felice.

«Il documento cita testualmente ”Resta ovviamente inteso che, qualora le regioni in sede di valutazione del testo del nuovo Patto per la salute proponessero il reinserimento dell’inciso relativo alla modifica del D.M. 70/2015, detta proposta potrebbe essere valutata con attenzione, segnalando comune che in fase di redazione del testo del nuovo Patto per la salute le regioni medesime (costantemente coinvolte) non hanno avanzato richieste in tal senso”.

Questo conferma ciò che penso da quanto è scomparso nella nuova bozza del Patto per la Salute l'art.16 presente in quella precedente, e che prevede la rimodulazione e revisione del DM 70/2015. Credo che sono proprio le regioni a non volerlo in quanto temono e vogliono evitare che si torni a forte richieste da parte dei territori che si sono visti tagliati reparti e/o interi ospedali il tutto giustificato dagli standard del famigerato decreto Balduzzi.

Con l’adozione del DM 70/2015 mentre le altre regioni, molto più grandi e popolose hanno comunque conservato una rete ospedaliera consistente in numero e con le specialistiche previste dal Dea di secondo livello, per il Molise invece, con l’esigua popolazione di appena 310.0000 abitanti circa si è giunto ad avere: l’ ospedale “Cardarelli” Dea di primo livello, il “San Timoteo” di Termolie il ”Veneziale” di Isernia ospedale di Base, quelli di Venafro e Larino declassati in Casa della Salute, e il “Caracciolo” di Agnone ospedale di area disagiata (sulla carta) .

Pertanto per il Molise è “vitale” la revisione del suddetto decreto Balduzzi, e le deroghe specifiche che consentono di avere i presidi ospedalieri esistenti le specialistiche necessarie garantire un servizio sanitario regionale capace di assicurare e tutelare e la salute anche dei cittadini Molisani..

Per questo il Presidente Toma supportatadalla delegazione parlamentare, consiglieri regionali, Sindaci, Associazioni di categorie, Comitati, deve combattere questa battaglia utilizzando ogni mezzo».

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