Musica, doni e prelibatezze: per una volta la festa è in carcere

Dentro le sbarre sab 14 dicembre 2019
Attualità di Graziella Vizzarri
3min
La cena natalizia in carcere ©Termolionline.it
La cena natalizia in carcere ©Termolionline.it

LARINO. Successo per il “Gran Galà di Natale”, la cena solidale tenutosilo scorso venerdì presso la Casa Circondariale di Larino che ha visto una nutrita partecipazione esterna e goduto di un clima armonioso e interattivo con gli ospiti del penitenziario.

La cena di solidarietà, il cui ricavato sarà devoluto alle attività didattiche dei detenuti, non è la prima iniziativa che vede una sinergia proficua e costruttiva stillata dalla collaborazione dell’Istituto di Pena con l’Istituto Alberghiero di Termoli, l’Istituto Tecnico San Pardo di Larino, l’Associazione Iktus Onlus e l’Associazione ilmuroinvisibile Onlus.

Iniziative, queste, che danno un colore diverso alla quotidianità di chi vive la realtà della Casa Circondariale: la sinergia rafforzata dalle collaborazioni esterne, ma soprattutto supportato dall’azione concreta del volontariato conferiscono aspetti, modello di buone prassi, che distinguono la Casa di Reclusione.

Un lavoro accurato e ricercato nel tempo che pone attenzione alla personae crede fortemente nell’azione rieducativa e formativa, quantificata poi in opportunità, hanno reso una realtà fattibile l’esperienza dell’Istituto di Pena. Un approccio umano vincente, frutto dell’impegno profuso dalla Direttrice del Penitenziario la dottoressa Rosa La Ginestra.

La cena-buffet, preparata all’interno della Casa Circondariale dai detenuti e supportata con professionalità dagli stessi, competenze acquisite dalla frequentazione dell’Istituto Alberghiero, è stata allietata con fervore collettivo dal gruppo “Voci di dentro” con canti e poesia coordinati dalla professoressa Anna Di Gregorio.

Esibizioni sentite, partecipate con passione ed emozione, con la voglia di rivalsa, di condividere momenti di socialità che rendono meno rigide quei limiti definiti dalle sbarre.

La musica e il canto diventano quel canale preferenziale, veicoli di emozioni, di pensieri non comunicati che trovano libero arbitrio nel linguaggio universale perché comprensibile a tutti, così riporta Vincenzo, un detenuto che ha espresso tutta la sua inconsapevole bravura ai presenti, riconoscendo il bisogno di socialità quale margine valicabile a costruzione dell’identità rieducativa del detenuto fornendogli altre aspettative. Un pensiero comune che si percepisce in ogni dove all’interno della struttura.

Ma la bravura, di Massimo, di Alfredo, di Antonio e tanti altri, è stata la protagonista indiscussa della serata insieme alla grande voglia di esserci: le performance guidate dal “binario”di una accoglienza reciproca e dalla ricerca del contatto umano hanno reso merito alla progettazione che vede operatori e detenuti, nel contempo, docenti di un tempo di vita condivisa. Il confronto umano rimane il cardine su cui si fondono le esperienze formative più profonde e forieri di grandi progetti che mettono al centro la persona. Durante la serata la Direttrice Rosa La Ginestra ha consegnato tre riconoscimenti di Laurea Triennale in scienze del Turismo indirizzo Enogastronomia ad Arturo, Mario e Mohamed: l’aspetto legato al percorso del conseguimento del titolo universitarioè il frutto di una sinergia feconda ed attenta tra la Casa Circondariale e l’Ateneo Unimol.

Connubio concretizzatosi, nello specifico, con la Facoltà di scienze del Turismo che vede già prossimi al traguardo altri tre laureati: Rubin, Talaban e Ottavio; un successoformativo che investe sull’alta formazione attribuendo alla stessa opportunità un grande valore socio-educativo propedeutico ad un reinserimento.

La progettazione si è resa possibilegrazie all’operato della commissione permanente istituitosi all’interno della Facoltà coinvolta, i cui componenti Antonella Balante, Luigi Mastronardi e Marco Giovagnoli operano in modo continuativo, oltre la materia di competenza, permettendo il raggiungimento dell’obiettivo: consentire ai detenuti il raggiungimento del titolo di laurea.

Presente alla serata anche il consigliere regionale Massimiliano Scarabeo che, per la prima volta ha preso visione della realtà contraddistinta del Penitenziario di Larino.

IL “Gran Galà di Natale “ si è concluso con il brindisi promosso dalla direttrice La Ginestra, un augurio per tutti i presenti e tanta fortuna ai reclusi, ma soprattutto ai ragazzi che stanno investendo con passione sulla loro persona.

Ancora una conferma netta dell’operosità instancabile di un Istituito di Pena che investe con tutti gli operatori sulla “persona” a prescindere del valore intrinseco della reclusione stessa.

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