Disabilità e neurodiversità, «Istituiamo una Consulta permanente»

La proposta gio 16 gennaio 2020
Attualità di La Redazione
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A Larino la proposta di una Consulta sulla neurodiversità ©web
A Larino la proposta di una Consulta sulla neurodiversità ©web

LARINO. Dopo il breve periodo dovuto alle festività natalizie ripartono le attività politiche nel Comune della cittadina frentana. Presentata dalla consigliera di minoranza Graziella Vizzarri, vice presidente del Consiglio comunale di Larino,la proposta volta ad istituire la consulta comunale permanente per le disabilità e neurodiversità. Una attenzione peculiare alle compagini della comunità frentana che con la consulta intende istituire uno spazio di incontro, quale organo tecnico-consultivo di partecipazione ai fini di creare il dialogo propositivo sulle attività e le progettazioniriguardanti le persone con disabilità fisica, psichica e relazionale e le persone con neurodiversità. La consulta si fregia del termine neurodiversità, presentandosi pioniera in questo ambito.Amplia così l’attenzione e operosità anche a Disturbi che non rientrano nelle disabilità, ma comunque creano un diverso modo di essere, quali lo spettro autistico, asperger e i Dsa (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), Adhd (Deficit di attenzione/iperattività) ed altre forme.

Un passo in avanti verso nuove visioni sociali con l’intento di dare una svolta significativa che va oltre il modello medico. Un organo collegiale, composto dagli stessi cittadini che vivono la diversità e dai loro familiari, dai rappresentanti di associazioni che operano nel tutelare i loro diritti e i rappresentanti di Enti e Istituzioni pertinenti: una voce univoca per garantire pari opportunità, ma soprattutto per una programmazione sociale che promuova coerenza tra la “domanda” (i bisogni presenti sul territorio) e la “risposta” più capillare possibile. La funzione della consulta è quello di fornire l’indirizzo di intervento diretto alle persone che vivono la diversità, diventando esso stesso funzionale al coadiuvare l’Amministrazione comunale nel perseguimento degli obiettivi responsabilizzando gli assessorati preposti, Enti ed Istituzioni. Molte le aree di intervento previste, tutte volte al diritto della persona e al creare le condizioni di lavoro condiviso, migliorando le integrazioni tra interventi sociali e sanitari: creare le condizioni di una assistenza che conduca anche verso una autonomia personale ove possibile, ponderando azioni che possano migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e neurodiversità.

La consulta punta ad una progettazione ben calibrata alle esigenze del territorio e del singolo con l’intento di rendere sempre più fruibili servizi già esistenti e migliorandoli, ove necessario, nel rispetto delle diversità. Si prevede anche una programmazione inerente la progettazione della cittadina rendendola senza barriere architettoniche, provvedendo ad un fattibile abbattimento delle stesse, attraverso operazioni di snellimento burocratico con l’applicazione della Legge n.13/1989 3 d.m. n.236 del 1989. Garantire i trasporti pubblici integrandolo con forme alternative, favorisce inoltre accordi di programma con l’Ufficio Scolastico Regionale per assicurare assistenza e programmazione necessari prevedendo tutte le misure idonee atte a fornire pari opportunità formative. La consulta altresì promuove l’incremento di azioni favorendo quindi, l’impiego dei volontari del servizio civile nazionale e associazionismo locale come supporto alle figure professionali del settore, programmando e favorendo la formazione. Non esula dal garantire, inoltre, dal tutelare il lavoro e la professionalità degli operatori sociali garantendo il diritto del lavoro nel rispetto delle persone che ne usufruiscono. Una grossa novità, uno strumento operativo poderoso molto atteso che sarà il volano di una progettazione attenta alla persona intercalata nella comunità: promotrice di una politica di equità e di sensibilizzazione rivolti al contesto sociale, all’ambiente nei confronti delle diversità quale azione di inclusione.

La diversità diventa così una risorsa che attraverso la consulta modifica il modo di pensare collettivo fornendo nuove visioni: uno strumento operativo dei cittadini e dell’Amministrazione stessa per creare quell’azione inclusiva e quella condizionedi pari opportunità. Azioni, che rendono la comunità e il contesto sociale a misura della persona dando inizio al cambiamento culturale inerente il delicato argomento trattato e apre un’era di nuove politiche sociali.

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