Saldi, primo mese col segno meno: fino al 10% per abbigliamento, meglio l’intimo

Trend mar 04 febbraio 2020
Attualità di Valentina Cocco
2min
Saldi, primo mese col segno meno: perdite fino al 10% per abbigliamento, meglio l’intimo ©TermoliOnLine
Saldi, primo mese col segno meno: perdite fino al 10% per abbigliamento, meglio l’intimo ©TermoliOnLine

TERMOLI. Sembrano lontani i tempi in cui si attendeva con trepidante attesa l’inizio dei saldi quando, finalmente, si poteva acquistare il maglione o il cappotto che ci aveva colpiti, messo nella lista degli oggetti desiderati, ad un prezzo scontato. Girando tra i negozi del centro e della periferia termolese, a colpire maggiormente non sono solo le luci ed i colori sgargianti delle scritte ‘Saldi’, ma l’afflusso degli acquirenti che, a differenza degli anni passati, sembra essere diminuito drasticamente.

Le cause della partenza a rilento dei saldi 2020, a parlare con i commercianti, sono molteplici: le scuole che hanno riaperto dopo una settimana dall’avvio dei tanto agognati saldi, meno capitale da destinare agli acquisti come delineato anche nel sondaggio di TermoliOnline che mostra come la spesa media non arrivi ai 100 euro per il 46,27% degli intervistati e, ultimo solo in ordine ma da non sottovalutare, internet: grazie ad un mondo sempre più connesso e smart, gli e-commerce sono cresciuti a dismisura e la concorrenza, tra loro e con i negozi fisici, è spietata, grazie a prezzi concorrenziali, una selezione di taglie, colori e modelli maggiore e la possibilità di farsi recapitare l’acquisto direttamente a casa.

Ad essere toccati dal calo sono soprattutto i negozi di abbigliamento: “Se lo scontrino medio è pari a quello dello scorso anno – ammette una commerciante del centro – Si registra un 7% in meno sulle vendite ed un meno 10% sull’incasso”. Pur mantenendo la stessa formula, con diminuzioni di prezzo fino al 70% ed il periodo di inizio e fine saldi pressoché identico ormai da diversi anni, gli esercenti sembrano non credere più nell’essenza del commercio scontato: “Non credevamo minimamente dei saldi – confessa la titolare di un negozio di intimo – L’impegno nelle vendite è sempre lo stesso, durante tutto l’anno. Abbiamo lavorato moltissimo durante il periodo antecedente ai saldi, dal momento che i nostri clienti hanno avuto la possibilità di acquistare la merce scontata presentando la tessera fedeltà. I primi dieci giorni di saldi sono stati fiacchi, poi la riapertura delle scuole ha fatto registrare qualche vendita in più”.

Le uniche mosche bianche, secondo l’indagine svolta, sono i settori accessori, intimo ed abbigliamento per bambini, con in testa i franchising che registrano un segno più rispetto allo scorso anno: “Quest’anno abbiamo avuto meno merce in saldo ed abbiamo registrato più vendite sulla nuova collezione – racconta una commessa di Corso Nazionale – Avendo già le collezioni primavera/autunno le persone sono più invogliate ad entrare ed acquistare”. Grazie anche al meteo più favorevole rispetto all’inizio 2019, i termolesi sembrano acquistare di più, anche se la spesa media scende: “Entrano più persone, anche solo per fare un giro, ed acquistano prettamente la merce scontata”, raccontano alcuni negozianti del centro.

Il calo vendite c’è, è tangibile e gli stessi commercianti lo percepiscono e cercano di combatterlo, ma la partita è dura a causa di internet e del famoso Black Friday, una formula americana divenuta di uso comune anche in Italia: “Ci ha rovinati – ammette un esercente – Il Black Friday è un danno per l’economia italiana perché non è legato al nostro modo di fare acquisti e toglie una fetta di guadagni ai saldi dal momento che si svolge prima di Natale mentre i saldi iniziano a gennaio”. Alla concorrenza degli e-commerce si aggiunge una nota negativa relativa “ai pochi eventi organizzati in città ed alla carenza di attrattive soprattutto al centro – dichiara una giovane esercente - Senza considerare che la crisi economica assottiglia di molto il budget famigliare e molti negozi aprono tardi e la domenica sono stranamente chiusi, rendendo il Corso Nazionale ancora più spento”.

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