Coronavirus: contagi e quarantene in Italia, preoccupazione anche tra i termolesi
TERMOLI. Mentre a livello globale cresce l’attenzione e la preoccupazione per il Coronavirus, in Italia, 16 casi positivi ad ora, 14 in Lombardia e 2 in Veneto.
Nessun panico ma inevitabile ansia anche tra i termolesi.
Nel pomeriggio di oggi abbiamo raccolto l’opinione di alcuni cittadini sull’argomento, dopo la notizia del trentottenne di Lodi ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Codogno.
L'uomo, nelle settimane scorse, sarebbe andato a cena con un collega tornato dalla Cina, un dipendente della Mae di Fiorenzuola d'Arda (Piacenza), che è però risultato negativo ad un primo test.
Positiva al virus anche la moglie che è un'insegnante (al momento non lavora) e una terza persona che avrebbe avuto contatti con il 38enne, si è presentata spontaneamente in ospedale con sintomi di polmonite.
Altre tre persone sono ricoverate con quadro clinico di polmonite all'ospedale di Codogno.
Il collega rientrato dalla Cina si trova in isolamento al Sacco di Milano ed è risultato negativo ad un primo test.
Intanto è ricoverata in isolamento nel reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale di Piacenza una donna, sintomatica, collega del 38enne positivo al coronavirus.
Si aggiungono ai pazienti lombardi risultati positivi al test, altri due in Veneto. Si tratta di un 78enne e un 67enne originari di Vo’ (Padova), piccolo centro ai piedi dei Collo Euganei, i contagiati non sono stati in Cina, queste due persone hanno avuto contatti in loco.
Il premier Conte ha annunciato che è stata disposta una quarantena per tutti quelli che sono entrati in contatto con i contagiati. Secondo quanto si è appreso sarebbero almeno 250 persone in isolamento tra Codogno, Castiglione d'Adda e Casalpusterlengo in via assolutamente precauzionale.
Il ministro della Salute Speranza, il viceministro Sileri, il ministro della Difesa Guerini e il capo della Protezione Civile Borrelli si sono recati sia in Lombardia che in Veneto, per seguire più da vicino la vicenda.
Sarebbe, invece,guarito il giovane ricercatore che era stato ricoverato allo Spallanzani di Roma visto che "risulta persistentemente negativo al test sul coronavirus".
Sono usciti, infine, dalla quarantena i 55 connazionali che erano stati rimpatriati da Wuhan ed erano stati tenuti in isolamento alla Cecchignola.