«Il Coronavirus va combattuto con le armi della medicina del territorio»

L'interpretazione ven 28 febbraio 2020
Attualità di La Redazione
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Asrem a Termoli ©TermoliOnLine
Asrem a Termoli ©TermoliOnLine

TERMOLI. Ennesima incursione del dottor Giancarlo Totaro, secondo cui «Il Coronavirus va combattuto con le armi della medicina del territorio se si vuole vincere la guerra anche se alcune singole battaglie di soggetti defedati vanno selettivamente affrontate in ospedale. Non è con l'ospedalizzazione e le diagnosi laboratoristiche a tappeto su soggetti sani che il medico deve affrontare l'epidemia ma con l'arte della clinica e la ferrea disciplina scientifica.

Che la visione ospedalocentricafosseun costoso vizio congenito del nostro Ssn lo sapevamo, ma adesso dopo l'epidemia di Coronavirus abbiamo scoperto ed imparato che può essere anche pericolosa quando viene interessata l'igiene pubblica.

Se il sistema sanitario nazionale dovesse trarreuninsegnamento da quanto è successo all'ospedale di Codogno, in Lombardia e in generale quasi dappertutto in questa prima fase di epidemia di Coronavirus in Italia è sicuramente la sottovalutazione della medicina territoriale fatta di medici di famiglia, guardie mediche, 118, medicina penitenziaria ed in generale tutta la medicina preventiva territoriale e di igiene pubblica.

Ancora una volta emerge l'assurda e miope visione ospedalocentrica che tanti danni sta facendo all'assistenza sanitaria dei cittadini.

E' assurdo: tutto passa e deve passare dall'ospedale, tutto deve accedere ai pronto soccorsiche in questa epidemia da Coronavirusha prodotto evidentemente solo frutti amari.

Quando si parla di un accesso improprio ai pronto soccorsi che supera il 90% non è un eufemismo, ma adesso abbiamo anche scoperto che dietro ogni accesso improprio ci possono essere anche dei rischi gravi, come nel caso di questa epidemia.

Come mai da quando si è diffusa la notizia ipronto soccorsi come di incanto si sono “svuotati”. E' incredibile.

La visione che mette sempre al centro dell'attenzione gli ospedali è perdente perché è enormemente più costosa della medicina generale.

Il sistema che vede gli ospedali al centro di tutto, come nel caso del Coronavirus, non ha funzionato e si è dimostrato che in questi casi può essereaddirittura pericoloso.

Porre l'ospedale al centro di ogni programmazione sanitaria ha ormai fatto il suo tempo ed è ora di rivalutare e perequare le funzioni della medicina generale in un’ottica di miglioramento delle risposte sanitarie che lo stato deve dareai cittadini.

La visione ospedalocentrica della sanità pubblica è perdente ed insostenibile economicamente: Coronavirus docet.

Per fortuna in questi giorni c'è stata una inversione di rotta da parte delle istituzioni sanitarie che hanno preso atto che senza la medicina generale e del territorio non si possono affrontare emergenze come le epidemie e/o le pandemie quello che i medici del territorio, senza clamore e senza medaglie, fanno ogni anno quotidianamente con tutte le epidemie influenzali, le malattie esantematiche etc. che ogni anno fanno migliaia di vittime».

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