«Impariamo a capire quanta grazia c’è in questo spavento! In questa tempesta!»
TERMOLI. «Che strana quaresima. Nuova inedita,mai successo prima di ora. Sembra che Dio si sia dimenticato di noi, invece sappiamo che lui MAI si dimenticherà. San Paolo ci ricorda che “tutto concorre al bene per chi teme Dio”.
Non lasciamoci prendere dalla paura. Sarebbe il peggiore dei virus. Gesù è sulla barca con noi e fermerà la tempesta. Intanto educhiamoci a vedere.
Impariamo a capire quanta grazia c’è in questo spavento! In questa tempesta!
L’uomo è cieco, ma Dio ci vede benissimo.
Ed è il Signore che ci raggiunge sempre, prende l’iniziativa, ci insegue, ci ammaestra. Impariamo la grande catechesi che il Signore sta mettendo nelle nostre vene con la flebo della precarietà, della morte, della sosta imposta, delle restrizioni subite, del digiuno eucaristico, della mancanza della comunità.
Se solo lo desideriamo tutto può essere OPPORTUNITÀ, OCCASIONE.
Questo è il contagio che dobbiamo infettarci.
Nel nostro buio Dio vede come in pieno giorno e la nostra speranza è che in questa luce ci siamo anche noi. Apriamo gli occhi(della fede) come il cieco del Vangelo di oggi e saremo invasi. La forza di Dio strariperà nella storia di ciascuno di noi. Lasciamoci guarire interiormente. Torniamo all’essenziale quello invisibile agli occhi stanchi e distratti. Tutto questo è in agguato!
Se solo vedessimo!
Buona domenica nel Signore senza assemblea parrocchiale ma sempre e comunque col popolo, per il popolo con e per ciascuno di voi segno della presenza consolante di Dio padre.
Dal libro “PIU’ PAROLA MENO PAROLE” -Benito Giorgetta –pag.217
"L’ossigeno della vita è la consapevolezza che Dio ci ama
Il vero ricostituente per tutte le fragilità umane, il toccasana per ogni evenienza è la certezza d’essere amati, prediletti, preferiti, protetti da Dio. Davvero siamo in buone mani quando ci si abbandona alla sua volontà. Possiamo respirare a pieni polmoni l’ossigeno del suo amore per alimentare la nostra vita, anche quando saliamo vette vertiginose dove si avverte il debito d’ossigeno. La bombola da cui attingere per alimentarci è la certezza che per lui siamo importanti per questo ci vuole tutti salvi. Ed è lui a pagare ogni spesa pur di ottenere il nostro abbraccio”.